Incontro informale tra la Capitaneria di Porto e il ceto peschereccio

8 ottobre 2007 | 07:33
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Incontro informale tra la Capitaneria di Porto e il ceto peschereccio

Si è parlato a lungo dei principali sistemi di pesca impiegati dalla comunità sanremese, ciascuno con le proprie specificità e problematiche

Lungo le banchine del porto vecchio di Sanremo si è svolto un incontro di carattere informale tra Capitaneria di Porto e ceto peschereccio. Accompagnato da Barbara Esposto, rappresentante di Lega Pesca, il Comandante Burlando ha fatto conoscenza con i principali esponenti della locale comunità di pescatori.
Si è parlato a lungo dei principali sistemi di pesca impiegati dalla comunità sanremese, ciascuno con le proprie specificità e problematiche, dai cosiddetti tremagli, reti da posta fisse in uso alla piccola pesca, al cianciolo, rete a circuizione che cattura il pesce azzurro, allo strascico sul fondo per la tradizionale pesca del gambero rosso.
Per il responsabile della Guardia Costiera sanremese si è trattato di un incontro soddisfacente, punto di partenza per sviluppare un rapporto costruttivo, fondato su fiducia e collaborazione reciproche, il tutto nell'ottica di prevenire eventuali problemi ed illeciti. Fermo restando, naturalmente, che non mancheranno i controlli, sia in mare che allo sbarco del pescato, a tutela della legge e dello stesso ceto peschereccio.
Dello stesso avviso Barbara Esposto, che ha sottolineato come le norme in materia di pesca abbiano la finalità di salvaguardare prima di tutto le risorse del mare e quindi gli stessi pescatori.