Il Comitato per il Saint Charles chiede ai sindaci della zona intemelia di difendere l’ospedale

23 ottobre 2007 | 15:46
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Il Comitato per il Saint Charles chiede ai sindaci della zona intemelia di difendere l’ospedale

Il Presidente della Regione Burlando domani incontrerà i Sindaci della Val Nervia per trattare i problemi locali

Sappiamo che domani 24 ottobre, il Presidente della Regione Burlando incontrerà i Sindaci della Val Nervia: di Pigna, Camporosso, Dolceacqua, Rocchetta Nervina, Isolabona, Apricale, Castel Vittorio, Baiardo e il presidente della Comunità Montana Intemelia per affrontare le questioni locali, sicuramente ci sarà il problema  del servizio sanitario erogato in zona, la non equità di trattamento rispetto agli altri ambiti a partire dall’impegno di spesa e della non equa distribuzione delle quote capitarie spettanti, perpetrata dall’avvento delle ASL tale da ridurre la zona la più dimenticata la più discriminata, tale da avere meno di posti letto convenzionati con le Case di Riposo, alle Residenze Protette, impegno economico molto inferiore alle altre zone della Provincia, spesso dei famigliari di cittadini bisognosi di dette strutture sono disperati perché non sanno a che santo rivolgersi, per continuare con il servizio ADI “Assistenza Domiciliare Integrata” con una dotazione organica inferiore alle altre zone della Provincia, la ASL aveva promesso che dal mese di settembre il servizio avrebbe funzionato anche al pomeriggio a tutt’oggi la promessa non è stata mantenuta, mentre è iniziata nell’ambito di Imperia da mense di ottobre, la mancanza di una RSA “Residenza Sanitaria Assistita” sessanta posti letto promessi da almeno dieci anni, oramai una chimera, ed infine la chiusura dell’Ospedale di Bordighera con la sua trasformazione in Palazzo della Salute, con la chiusura del Pronto Soccorso, istituendo più punti di primo intervento.  
I maggiori cittadini che ne patiranno saranno i residenti nelle vallate, compresa la Val Nervia, ricordiamo a tutti di continuare a sostenere la nostra causa come già agirono in passato partecipando a tutte le nostre iniziative, rammentiamo inoltre che molti dei ventunomila firmatari del nostro quesito e dei partecipanti alla marcia per il diritto alla salute erano residenti nella valle che loro rappresentano.