Il centenario di Aristide Vacchino, il padre del teatro Ariston

3 ottobre 2007 | 11:48
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Il centenario di Aristide Vacchino, il padre del teatro Ariston

Il Teatro Ariston celebra una data importante: il centenario della nascita di Aristide Vacchino, l’uomo che ideò e costruì il teatro più ripreso dalle telecamere di tutta la nazione.

Il 2007 segna una ricorrenza importante per l'Ariston. Cento anni fa nasceva Aristide Vacchino, il padre del teatro destinato a diventare il tempio della canzone italiana, di certo l'edificio della città dei fiori più conosciuto in Italia e all'estero. La storia dei Vacchino impresari cinematografici dura da tre generazioni. Nel 1908 Carlo Vacchino, il padre di Aristide, acquista l'American Cinematograph di via Matteotti e lo trasforma nel Sanremese. Le iniziative di Carlo si ampliano quando decide di assumere la gestione del Principe Amedeo, il teatro comunale sorto nel 1877 (e andato in macerie durante l'ultima guerra). La sua morte improvvisa, avvenuta nel 1918, costringe la vedova Emilia ed il giovane figlio Aristide ad assumere una difficile eredità. Nel 1933 riprende l'ascesa imprenditoriale con l'acquisto del Centrale; del complesso fa parte anche il Tabarin Florida. Nel 1947 Aristide Vacchino apre un cinema all'aperto, il Giardino; su questa area, nel 1953, iniziano i lavori di costruzione di un grandioso complesso destinato allo spettacolo, il Centro Ariston. Nel 1957 parte anche l'attività dell'Ariston all'aperto, una vasta arena situata sul tetto dell'edificio di via Matteotti, e nel 1962 è la volta dell'apertura dell'Ariston Mignon, l'attuale Ritz. Nel 1963 viene finalmente inaugurato l'Ariston. Verso la fine degli anni Sessanta, con l'acquisizione dell'Orfeo (già attivo dal 1962), Aristide Vacchino completa la mappa di una presenza consolidata nell'arco di sei decadi. Alla sua scomparsa, avvenuta nel dicembre 1980, la guida dell'azienda famigliare è passata ai figli Carla e Walter, quet'ultimo è oggi presidente dell'Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema. Oggi i cinematografi di famiglia sono quelli del Centro Congressi Ariston – Ariston, Ritz e le quattro sale del Roof – il cinema teatro Centrale e il Tabarin. Vacchino amministra inoltre il Multiplex di Albenga e per i prossimi tre anni gestirà il teatro comunale di Ventimiglia. In passato erano attivi anche l'Orfeo in zona Foce e il Sanremese in via Matteotti. La quarta sala del Roof, recentemente inaugurata e dedicata in particolare alla visione delle pellicole d'autore, porta il nome di Sanremese, proprio per il grande affetto con cui i Vacchino ricordano il primo cinema di famiglia.