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Esposto di Italia Nostra sui lavori di realizzazione del complesso residenziale “I Geranei”

24 ottobre 2007 | 08:17
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Esposto di Italia Nostra sui lavori di realizzazione del complesso residenziale “I Geranei”

Secondo la sezione imperiese di Italia Nostra la vicenda relativa all’edificio di via Magellano ha connotati alquanto “misteriosi” e presenta numerosi punti oscuri

La sezione imperiese di Italia Nostra comunica che, su richiesta del signor Claudio Mazza residente a Taggia, ha presentato il 17 settembre 2007 alla Procura della Repubblica di Sanremo un esposto relativo ai lavori di realizzazione del complesso residenziale denominato “I Geranei”, sito in via Magellano in Arma di Taggia. La vicenda dai connotati alquanto “misteriosi”, presenta numerosi punti oscuri come di seguito indicato:
·    L’area sulla quale è stato edificato il complesso, è composta in parte da tre terreni che erano di proprietà delle Ferrovie dello Stato, di cui il Comune di Taggia oltre a fruire del diritto di prelazione li aveva ottenuti in comodato d’uso in data 31 dicembre 1996 e per una durata di anni 19 con scadenza nel 2015. Uno dei terreni adibito a orto irriguo fu trasformato, dal Comune, in “parcheggio pubblico”e nonostante ciò non fu fatto il cambiamento di destinazione d’uso, obbligatorio per legge;  
·    Nel 2000 sarebbe a dire un anno prima della dismissione della vecchia linea ferrovia e il suo spostamento a monte, i detti terreni sono stati venduti ad una società di Taggia con una procedura quantomeno anomala. La vendita dei terreni ferroviari non avvenne con il corretto metodo del bando pubblico di vendita, ma condotta con un preannuncio di vendita pubblicato per un solo giorno sul quotidiano Il Secolo XIX, tra gli annunci immobiliari di Genova. Per di più, il terreno adibito a parcheggio pubblico fu venduto come orto irriguo;  
·    Tale procedura inconsueta rese quasi impossibile ai confinanti con i terreni ferroviari, e alla cittadinanza, di essere informati e poter concorrere all’acquisto, anche perché nel modo in cui era stato scritto l’annuncio, lasciava pensare che si trattasse di terreni agricoli e non edificabili nel centro città;   
·    Dopo cinque anni, precisamente nel 2005 i tre terreni ferroviari sono stati rivenduti ad una società, con sede in Arma di Taggia, proprietaria del complesso immobiliare in fase di costruzione, composto da due edifici gemelli. Il parcheggio, che dal 2000 al 2005 pur essendo proprietà privata, era rimasto ad uso pubblico (gratuito) e nel 2005 fu rivenduto una seconda volta con la classifica errata di “orto irriguo”;
·    Alla suddetta società è stato permesso anche di costruire ben ventisette box  sotto il sedime di via Magellano, quindi occupando abusivamente uno spazio demaniale; di distruggere una ventina di alberi, che ha modificato il paesaggio urbano e dequalificato l’ambiente circostante,   di demolire un’antica “stradina comunale” denominata con il toponimo di Vico Romano – facente parte dell’antica strada romana come sta scritto sulle piantine turistiche di Arma – per permettere ai costruttori di edificare il secondo edificio gemello;
·    Quanto esposto vuole quindi segnalare come in nome dell’interesse privato si sia in presenza di un caso condotto in maniera torbida e senza l’osservanza delle più elementari norme di correttezza giuridica, in quanto agli atti del Comune di Taggia non risulta né il verbale della deliberazione del Consiglio comunale rinunciando ad esercitare il diritto di prelazione e neanche la lettera liberatoria che il personale di Ferservizi S.p.A. (all’epoca Metropolis), del gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A., afferma di avere e senza la quale non avrebbe potuto vendere i terreni ai privati.  

A fronte di quanto sopra esposto si è chiesto alla Procura di Sanremo di accertare se non vi sia stata lesione, per colpa o per dolo o per qualsiasi altra motivazione, dell’interesse pubblico a favore di privati che ha causato un considerevole danno alla collettività che deve essere adeguatamente risarcito.