Corruzione-Accademia, tutti scagionati: Golzi (Matia Bazar) ‘Nè gioia, nè vittoria, solo amarezza’

2 ottobre 2007 | 10:54
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Corruzione-Accademia, tutti scagionati: Golzi (Matia Bazar)  ‘Nè gioia, nè vittoria, solo amarezza’

L’ex direttore artistico dell’Accademia della Canzone 2002, commenta la fine di un incubo giudiziario durato tre anni, fintanto la Corte di Cassazione non ha rigettato (ieri) il ricorso del pm Politi alle ordinanze di proscioglimento.

'Nessuna gioia e nessuna vittoria, soltanto l'amara constatazione di quanto sia faragginosa la macchina della giustizia'. Questo il commento del batterista dei Matia Bazar, Giancarlo Golzi, l'ex direttore artistico dell'Accademia della Canzone, al recente pronunciamento della VI/a Sezione della Corte di Cassazione di Roma, che ha dichiarato inammissibile, perche' presentato fuori dai termini, il ricorso del pm Antonella Politi di Sanremo, contro l'ordinanza di proscioglimento e non luogo a procedere emessa dal gup Paolo Luppi, nei confronti dell'ex sindaco di Sanremo Giovenale Bottini (FI), di tutti i membri della Commissione giudicante: l'allora capostruttura Rai, Mario Maffucci; l'allora condirettore di Tv Sorrisi e Canzoni, Rosanna Mani; il discografico Franco Bixio e il sindacalista Romolo Barbona e dello stesso Giancarlo Golzi.

'Mi rimane sempre l'amaro in bocca – ha affermato – perche' visto lo svolgimento di tutto quanto, dall'inizio sino ad oggi. Tutti gli anni che sono serviti per capire che non c'era nulla in una persona, che gia' sapeva di non aver fatto nulla, non possono che lasciare amarezza. Non ci puo' essere gioia, perche' questa c'e' soltanto quando vinci. Ed io cosa ho vinto? Ho forse vinto qualcosa, nel capire che non avevo fatto nulla? Non puo', dunque, che esserci l'amara constatazione di quanto sia faragginosa la macchina della giustizia'.