Concussione, domani la sentenza al processo che vede imputati i vigili urbani Chionna e Cascimo

24 ottobre 2007 | 16:26
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Concussione, domani la sentenza al processo che vede imputati i vigili urbani Chionna e Cascimo
Concussione, domani la sentenza al processo che vede imputati i vigili urbani Chionna e Cascimo
Concussione, domani la sentenza al processo che vede imputati i vigili urbani Chionna e Cascimo

Era accusati di aver strappato dalle mani di un venditore straniero un rotolo di orologi falsi ed esserseli trattenuti. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero Marco Zocco aveva chiesto, rispettivamente 3 e 4 anni e mezzo di reclusione.

E' attesa per domattina, in tribunale a Sanremo, la sentenza al processo per concussione che vede alla sbarra i vigili urbani Francesco Cascimo e Giuseppe Chionna, di Ventimiglia, accusati di concussione per una serie di episodi e in particolare per aver strappato dalle mani di un venditore straniero un rotolo di orologi falsi ed esserseli trattenuti. Nel corso della requisitoria, il pubblico ministero Marco Zocco aveva chiesto, rispettivamente 3 e 4 anni e mezzo di reclusione.

I fatti risalgono al 2002. La posizione piu' delicata risulta quella di Chionna che a fronte di una perquisizione domiciliare venne trovato in possesso di altra merce contraffatta. Chionna affermo' che si trattava di materiale appartenente alla famiglia. Lo stesso dovra' rispondere anche di peculato, dopo aver confessato a un collega di aver portato in Kosovo, durante un viaggio umanitario, una serie di orologi falsi sequestrati dal Comando. A Cascimo, invece, viene contestato un solo episodio. La vicenda ha avuto inizio da una serie di sequestri contro ignoti e, per la precisione, dalla successiva richiesta di verbale di sequestro presentata ai vigili (a distanza di una settimana) da un venditore. La mancata corresponsione del verbale fece scaturire i primi sospetti e diede il via alle indagini. Dopo una lunga battaglia giudiziaria, la difesa ha chiesto l'assoluzione dei loro assistiti, perche' il fatto non sussite, mentre il giudice ha rinviato al prossimo 5 luglio, per le repliche e la sentenza.