Convalidato fermo albanese |
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Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone

17 ottobre 2007 | 14:30
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Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone
Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone
Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone
Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone
Colpo alla gioielleria Cartier: e’ caccia al basista italiano. Il giallo dell’ingresso del Salone

Gli investigatori sono praticamente certi che ad aver messo a segno il furto siano albanesi, ma che ad averlo progettato siano italiani. Attenti riscontri vengono effettuati sulla porta di ingresso dell’Hair Studio. Era stata forzata?

C'e' molto probabilmente la mente di un basista italiano a monte del clamoroso furto di preziosi messo a segno, ieri, ai danni della gioielleria Miki (concessionario Cartier) di corso Matteotti a Sanremo, per il quale la polizia ha gia' arrestato uno dei quattro ladri: Adrian Duraku, 22 anni, di Kukes (Albania), senza fissa dimora e irregolare in Italia. Per Duraku, tra l'altro, stamani il pubblico ministero Michele Stagno ha convalidato il fermo di polizia giudiziaria scattato nella notte. Molte risposte sulla dinamica del furto – i ladri sono entrati in gioielleria dal sovrastante salone di bellezza (l'Hair Studio Zarini), dopo aver compiuto un buco nel pavimento ed aver calato una scala – potrebbero provenire dalla porta di ingresso del negozio di parrucchiere. Era stata forzata? C'erano impronte digitali? Gli investigatori sono dell'idea che, materialmente, il furto sia stato compiuto da albanesi, ma che ad avere dato un grosso supporto sia qualcuno del posto.