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Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio

22 ottobre 2007 | 20:24
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Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio
Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio
Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio
Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio
Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio
Barbaro (opposizione) salva il sindaco Borea dal commissario prefettizio sugli equilibri di bilancio

Il sindaco Borea lancia un appello al senso di responsabilità della minoranza che però risponde con una richiesta di dimissioni. Il sindaco è stato poi salvato dall’appoggio di Barbaro che lunedì aveva abbandonato l’aula e venerdì aveva votato contro

Il colpo di scena di un possibile ingresso di Leo Pippione in aula, che già nei giorni scorsi aveva comunque escluso un suo ritorno a Sanremo dalla Turchia, non c'è stato. L'epilogo a sorpresa però non è mancato con il consigliere Bruno Barbaro, che dopo aver abbandonato la maggioranza ne era stato uno dei più grandi oppositori, che al rientro da una riunione dei capigruppo ha confermato la su aposizione di appoggio a Borea permettendo l'approvazione della pratica salvando in extremis l'amministrazione da un commissariamento sugli equilibri di bilancio. L'opposizione si è presentata compatta ed ha partecipato alla discussione. Era la terza volta che il documento finanziaria veniva portato all'attenzione dell'assise comunale ma mai è riuscito ad ottenere una maggioranza, lunedì scorso era infatti mancato il numero legale e venerdì il voto finale aveva registrato un pareggio di 15 a 15. In apertura di seduta il sindaco Claudio Borea ha lanciato un appello ai banchi della minoranza "Questa non è una pratica politica – ha detto – ma solo una presa d'atto degli equilibri di bilancio che va a vantaggio della città". Negativa, quantomai scontata, la risposta. "Dopo questa tragica serata – ha esordito Umberto Bellini di Alleanza Nazionale – lei si deve fare un esame di coscienza e, per etica e moralità politica, prendere atto che non riesce a dare risposte a questa città, quindi rassegni le dimissioni". Considerazioni simili sono poi state espresse da altri esponenti di opposizione. "Questa è stata una stagione politica che è nata con il motto di 'Sanremo libera' e che sta finendo con 'Sanremo prigoniera del 16° uomo'" ha detto Gianni Berrino della Destra. "Non mi dimetto ora per rispetto di chi ha votato per questo progetto – ha detto Borea – lo farò se tra qualche mese non ci saranno le condizioni per portare avanti quei grandi temi da cui dipende il futuro di Sanremo".

La seduta ha avuto anche una parentesi puramente politica che ha scaldato gli animi. Tutto è nato quando il consigliere Dario Daniele, del gruppo "Uniti per Sanremo", ha risposto a Bellini. "Bisogna fare attenzione a parlare di etica perchè è una parola importante". Il suo intervento è stato bloccato dal consigliere Berrino che ha lamentato paragoni con il passato indefiniti e senza fare nomi e cognomi precisi. "Mi viene impedito di parlare – ha detto Daniele – ma per fortuna siamo in democrazia, i tempi in cui veniva vietato di parlare sono per fortuna finiti". La passione politica dei consiglieri ha quindi avuto il sopravvento. "Il muro di Berlino è caduto molto dopo il fascismo" ha ribattuto Berrino, il consigliere ideologicamente più a destra di tutta l'assise. "Almeno ti fosse caduto addosso" è intervenuto Mario Gilli, l'esponente invece più di sinistra del consiglio. La discussione si è conclusa con lo sfogo di Dario Daniele in risposta alle accuse di un attaccamento alle poltrone "E' da tempo che vorrei lasciare questa poltrona che è veramente scomoda – ha detto – se avessi potuto me ne sarei già andato".

Non è mancato anche un momento di tensione quando i consiglieri di riferimento del gruppo dei "Moderati", Fabrizio Rossi e Piergiorgio Falcioni, sono usciti dall'aula facendo presupporre un proprio malcontento con la volotà di abbandonare il consiglio. L'intervento diretto del sindaco Borea ha però scampato il pericolo.

Il dibattito, calmati i toni, è poi proseguito fino a quasi mezzanotte, quando su richiesta del consigliere Bruno Barbaro è stata convocata una riunione dei capigruppo. Al rientro si è scoperto il colpo di scena dell'appoggio di Barbaro all'amministrazione. L'approvazione della pratica rende quindi inutile l'invio a Sanremo di un commissario prefettizio. Si chiude quindi una serata che però, nei prossimi giorni, farà molto discutere.