Allarme occupazione, alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. “In 15 anni persi centinaia di posti”

11 ottobre 2007 | 09:42
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Allarme occupazione, alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. “In 15 anni persi centinaia di posti”
Allarme occupazione, alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. “In 15 anni persi centinaia di posti”
Allarme occupazione, alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. “In 15 anni persi centinaia di posti”
Allarme occupazione, alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. “In 15 anni persi centinaia di posti”

Il consigliere provinciale dei Ds Sergio Scibilia punta il dito contro al decimazione delle rotte ferroviarie rispetto agli anni ’90, quando Ventimiglia era collegata con le maggiori localita’ europee. “Bisogna reagire e pianificare nuove idee”

E' allarme occupazione alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. A lanciare il monito è il consigliere provinciale dei Ds, Sergio Scibilia. "L'attività ferroviaria nella Città di Ventimglia è un importante reparto occupazionale. In termini di numeri significa poco più di 300 ferrovieri italiani , circa 40 ferrovieri francesi. A questi vanno aggiunti circa 110 lavoratori degli appalti ferroviari, 10 ai servizi legati ai ferrhotel e 20 per la società impegnata nella gestione della stazione di Ventimiglia e di Sanremo. All'inizio degli anni '90, l'esercito era formato da circa un migliaio, oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine. Come si nota, in quindici anni, abbiamo perso due terzi dei posti di lavoro. Negli anni '90 Ventimiglia era direttamente collegata a città con le maggiori città d'Italia come ( Domodossola, Venezia, Roma, Milano, Firenze ), con città internazionali(Basilea, Hendaye, Port Bou, Marseille, Bordeaux, Nantes, Metz, Paris, Berna, Dortmund, Lille, Strasbourg, Reims, Chambery, Geneve, Frankfurt, Amsterda)".

 "Oggi resistono collegamenti diretti con Milano, Genova, Roma, Napoli, Marseille, Paris. Inoltre bisogna considerare il trasporto merci, che nel ‘90 era una media di circa 40 treni merci giornalieri, con il transito di animali e relativi uffici dedicati. Oggi non transitano più di tre quattro treni merci nelle 24 ore. L'officina locale impegnava circa 50 addetti oltre a circa 40 addetti alla verifica e manutenzione in stazione. Oggi resistono 20 addetti tra officina e stazione. La biglietteria aveva lo sportello dedicato per i treni francesi .Oggi non c'è più. La gestione e conduzione della linea Ventimiglia- Cuneo era locale oggi è affidata al Piemonte. Per le operazioni di pulizia dei rotabili importanti erano impegnati circa 200 lavoratori".

Conclude Scibilia: "Oggi hanno conservato interventi minimi e tutto viene svolto a Savona e Genova. Tempo fa 5 nostri lavoratori sono stati spostati a Savona. I ferrhotel, i vecchi dormitori per il personale viaggiante e macchinisti, sono in chiusura. Il Parco Roya è praticamente moribondo. Infine i servizi offerti agli utenti sono per quanto riguarda le merci quasi azzerati e trasporto persone scaduto pesantemente sia nelle quantità sia nella qualità. L'ultima notizia di questi giorni , pare che con l'inizio del 2008 anche lo storico " Treno Blu" che collega Ventimiglia a Parigi sarà soppresso. Altri cinquanta posti di lavoro a rischio, di cui almeno trenta per le pulizie a rischio licenziamento. La sensazione sempre più diffusa è quella del territorio abbandonato anche dal punto di vista del trasporto ferroviario. Bisogna reagire. Le amministrazioni pubbliche devono pianificare, proporre nuove idee. Abbiamo chiesto l'intervento della Regione Liguria ,depositeremo un odg in Provincia, scriveremo a tutte le forze sociali, al Presidente della Camera di Commercio. Questa è una tragedia sociale che colpisce il nostro territorio provinciale. E' un'eutanasia della nostra economia. Un futuro nero, a cui non possiamo arrenderci, ma reagire, velocemente".