40° anniversario dell’enciclica “Populorum Progressio” di Paolo VI: sabato 6 convegno al Casinò

1 ottobre 2007 | 10:25
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40° anniversario dell’enciclica “Populorum Progressio” di Paolo VI: sabato 6 convegno al Casinò

L’incontro organizzato dalla commissione diocesana per i problemi sociali ed il lavoro verterà sul tema “Lo sviluppo dei popoli è il nuovo nome della pace”

Per celebrare il 40° anniversario dell’enciclica “Populorum Progressio” di Paolo VI la commissione diocesana per i problemi sociali ed il lavoro organizza il convegno “Lo sviluppo dei popoli è il nuovo nome della pace – Leggere gli avvenimenti mentre si svolgono nel corso della storia” sabato 6 ottobre, presso il teatro del Casino di Sanremo alle ore 15,30.
S.E. Mons. Alberto Maria Careggio, vescovo di Ventimiglia – Sanremo introdurrà il convegno e la relazione principale sarà tenuta dal Prof. Carlo Lupi.
Quaranta anni ma ancora viva e attuale, l’enciclica sociale “Populorum Progressio” di Paolo VI compie quarant’anni ma sembra scritta ai nostri giorni. Nelle sue linee portanti, nel suo contenuto profondo, nelle sue intuizioni circa il futuro, non solo è sempre attuale, ma mostra come cogliesse, già allora, gli indirizzi di un futuro che appena si delineava all'orizzonte.
L’Ufficio Diocesano per i problemi sociali ed il lavoro ha proposto a S.E. il vescovo, che ha accolto con grande partecipazione la proposta, di celebrare nella nostra diocesi l’anniversario della Popolurum Progressio.
L’enciclica, pietra miliare nella dottrina sociale della Chiesa, continua a dare frutti: nel 2007 è stata promossa la campagna “Prima che si troppo tardi” (riprendendo una frase testuale dell’enciclica) per rinvigorire l’appello lanciato da Giovanni Paolo II durante il Giubileo dell’anno 2000, per la cancellazione dei debiti dei paesi del terzo mondo. Anche noi vogliamo dare il contributo alla campagna e farci portavoce dell’iniziativa.

Breve sintesi dell’enciclica
Il grande tema di cui tratta è lo sviluppo, collocato però in un mondo che cambia, dove si coglie già il processo di mondializzazione (n. 3). Ma lo sviluppo che si richiede non è solo crescita materiale, è sviluppo integrale. L'enciclica, pur analizzando il contesto delle strutture economiche, sociali e politiche, non si stanca mai di richiamare la centralità dell'uomo, la sua dignità, il suo valore.
Anticipando problemi che oggi investono il mondo intero, la Populorum progressio rivendica il ruolo del lavoro, della cultura, della politica, dei corpi intermedi, quali protagonisti dell'opera da intraprendere.
Nella seconda parte dell'enciclica è il pastore che parla, che insegna, implora: l'uomo deve incontrare l'uomo, le nazioni devono incontrarsi come fratelli e sorelle, come figli di Dio (n. 43). Il messaggio si fa universale e impegnativo: la richiesta di organizzare una vera comunione delle risorse disponibili fra tutte le nazioni.
La fraternità proposta non è un atteggiamento di buonismo, ma ingloba l'uguaglianza, la libertà, la reciprocità, la giustizia.
Il monito del papa diventa severo: “Quando tanti popoli hanno fame (…) ogni spreco pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni corsa estenuante agli armamenti diventa uno scandalo intollerabile” (n. 53).
Ma la sua ultima parola è quella della speranza che non è anelito astratto: Certuni – scrive Paolo VI – giudicheranno utopistiche siffatte speranze. Potrebbe darsi che il loro realismo pecchi per difetto, e anch'essi non abbiano percepito il dinamismo d'un mondo che vuol vivere più fraternamente, e che, malgrado le sue ignoranze, i suoi errori, e anche i suoi peccati, le sue ricadute nella barbarie e le sue lunghe divagazioni fuori della via della salvezza, si avvicina lentamente, anche senza rendersene conto, al suo Creatore (n. 79).
Messaggio che risuona oggi, nel nostro mondo in piena globalizzazione, come una parola di luce, sensata e carismatica, carica di sincera simpatia e amore.
Lo sviluppo continua ad essere il nuovo nome della pace.

Carlo Lupi
Laico – Diocesi della Spezia
Nato alla Spezia il 06/03/1939


Titoli
·        Laurea in Pedagogia a Indirizzo Filosofico (Genova)

Docenze
·        Storia della Filosofia Medioevale (Università di Genova)
·        Filosofia della Religione (Università di Genova)
·        Epistemologia (Facoltà di Teologia Sezione di Genova, 1978-2003)
·        Antropologia (Facoltà di Teologia Sezione di Genova, 1978-2003)
·        Dottrina Sociale della Chiesa (Istituto Superiore di Scienze Religiose della Spezia)
·        Dottrina Sociale della Chiesa (Istituto Superiore di Scienze Religiose di Genova)
·        Antropologia Filosofica (Istituto Superiore di Scienze Religiose della Spezia)

Pubblicazioni

1.       Volumi
·          “Il problema della creazione in S. Tommaso d’Aquino”, Genova
·          “Il pensiero politico di S. Tommaso d’Aquino”, Roma

2.       Articoli
·          “Il supremo criterio della politica”, Rosmini e Tommaso
·          “L’apologetica nel ‘900 europeo”, in Atti della Cattedra Sciacca, Leo S. Olsclki, 1998
·          “L’immobilità dello spirito personale”, in Atti del Dipartimento Leo S. Olsclki, 1999
·          “Metafisiche creazioniste e metafisiche non creazioniste”, in Atti della Cattedra del Dipartimento, Genova, 2003