Sino a domenica 30 al Palafiori il 1° torneo di Burraco di Sanremo

Questo torneo è solo lanteprima di un intenso programma che prevede per il 2008 lorganizzazione di tornei a livello Nazionale e Internazionale di altri giochi come bridge, dama e scacchi
Sino al 30 settembre si svolge al Palafiori il 1° torneo di Burraco di Sanremo, sono 200 le persone iscritte che soggiorneranno per tre notti nella nostra città. I giochi inizieranno questa sera alle ventuno e trenta per terminare all’una, nei giorni seguenti i giocatori saranno impegnati dalle sedici all’una, mentre la giornata di domenica sarà dedicata alla visita della città dei fiori.
Per Sanremo Promotion questo torneo è solo l’anteprima di un intenso programma, che prevede per l’anno 2008 l’organizzazione di tornei a livello Nazionale e Internazionale di altri giochi come: il bridge, la dama e gli scacchi, manifestazioni di grande riscontro che producono spesso alte presenze turistiche, di clienti, che amano località di qualità e di charme.
Il gioco del Burraco proviene dall’Uruguay, dov’era in voga negli anni '40 e si dice sia una derivazione della Canasta.
In Italia il gioco del burraco si è diffuso nei primi anni 80, nel Sud, e precisamente in Puglia. Già qualcuno giocava, ma a partita libera e con delle regole diverse da tavolo a tavolo. Un gruppo di ex bridgisti, stanchi del solito gioco, stabilirono che il burraco si potesse giocare anche a torneo, e inventarono una tabella che trasformava i punti partita in punti torneo. Si cominciavano a fare i primi tornei e a sperimentare questa novità che attraeva moltissimi giocatori. Fu proprio in una di queste occasioni che, utilizzando la personale estrazione “arbitrale”, si sentii il bisogno di fissarne le regole fondamentali, in modo che si usassero ovunque le stesse norme di gioco. Intanto il Burraco stava dilagando a macchia d’olio e dalla Puglia – sua patria indiscussa di origine, almeno relativamente ai tornei – passava rapidamente nelle altre regioni d’Italia. Gli arbitraggi erano sempre affidati al cireneo di turno che si affannava a preparare l’organizzazione di un torneo e a farlo proseguire – senza intoppi- sino alla sua conclusione. Venne allora un volume contenente le prime regole scritte e i vari metodi per organizzare e gestire i tornei, con suggerimenti e tecniche di gioco.
Quel volume diede impulso al burraco e contribuì a innumerevoli iniziative agonistiche che poterono fruire di un’unica regolamentazione.
Nacque così il “fenomeno burraco”, che nel giro di pochi anni è riuscito a far appassionare due milioni di giocatori in tutta Italia. Le signore, prime depositarie e le più appassionate del gioco, dai loro salotti pomeridiani lo hanno portato nei circoli. Un' attrazione particolare ha fatto sì che i giovanissimi si lanciassero in questo nuovo gioco. Oggi il Burraco è una realtà concreta; non c’è regione d’Italia dove non si giochi, dove non siano sorti circoli e associazioni in cui si svolga rilevante attività agonistica. E’ sorta anche la F.I.Bur (Federazione Italiana Burraco) che raccoglie tutti i giocatori unificando regole e comportamenti sotto l’egida del divertimento e del fair play, garantendo arbitraggi professionali validi che tutelano ogni giocatore sia dal punto di vista etico che da quello tecnico. Il Burraco giocato inizialmente negli anni ‘40, riproposto negli anni '80, esploso letteralmente negli anni '90, si prepara a diventare – nel terzo millennio – il gioco prevalente nei salotti e nei circoli della nuova Europa.( Si gioca, infatti, anche in Grecia – lo chiamano "Birimba" – in Spagna, in Francia ed ultimamente si comincia a vedere in Inghilterra e in Germania).