Sindacati confermano agitazione fino a martedi’ prossimo giorno de vertice col ministro Di Pietro
Ancora a casa gli oltre 300 lavoratori, dopo la chiusura dei cantieri da parte della ditta Ferrovial, al culmine del contenzioso di tipo economico con la societa’ committente Italferr
Le associazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno confermato oggi lo stato di agitazione fino a martedi', giorno il cui il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro incontrera' a Roma i rappresentanti di Italferr e Ferrovial. L'agitazione e' relativa alla situazione degli oltre 300 lavoratori fermi da diversi giorni dopo la chiusura dei cantieri per i lavori del raddoppio ferroviario tra San Lorenzo al mare (Imperia) e Andora (Savona). La decisione e' stata presa al termine di un vertice sindacale.
''L'importante opera potra' andare avanti – spiegano le associazioni dei lavoratori, in una nota – se, al di la' della risoluzione del problema delle discariche, si trovera' un
accordo per il contenzioso economico tra Italferr e Ferrovial, sul quale vi sono differenti valutazioni. A questo stato di incertezza per il completamento dell'infrastruttura vi e' da aggiungere la preoccupazione per gli oltre 500 lavoratori coinvolti fra Ferrovial, Cossi, subappaltatori e indotto. Mentre sono circa 150 i lavoratori gia' in cassa-integrazione, da luglio e che vi rimarranno fino al 15 ottobre''