Posata la prima pietra del “Porto & Marina di Baiaverde”. Decolla un’opera da 100 milioni di euro
Presente alla cerimonia il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Monsignor Vittorio Lupi, vicario del vescovo, ha impartito la benedizione. Centinaia le autorita’ civili e militari, presenti all’evento.
E' stata posata, stamani, alla presenza di centinaia di autorita' civili, militari e religiose, la prima pietra del 'Porto & Marina di Baiaverde', di Ospedaletti, un'opera da 100 milioni di euro che intende rilanciare il turismo nel piccolo centro rivierasco, con un occhio particolare all'ambiente. Ospite d'eccezione il Minsitro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Al tavolo dei relatori, pero', hanno parlato anche Mauro Mannini, amministratore unico della Fin.Im, la societa' commitente e Gianpaolo Rosso della 'Impresa Rosso' di Torino, general contractor. A impartire la benedizione c'era, poi, monsignor Vittorio Lupi, vicario della diocesi di Ventimigli e Sanremo.
Il progetto d'area, finalizzato alla riqualificazione urbana, paesistica e ambientale del sito denominato Baiaverde (ex-discarica COGEFAR) riguarda il territorio formatosi a seguito del riempimento a mare, conseguente la discarica di materiali di risulta dello scavo della galleria della nuova linea ferroviaria, realizzata nel decennio 1975/1985. Interessa una superfice demaniale marittima complessiva di poco superiore a 200.000mq, di cui a terra 130.000mq, con un fronte di costa pari a oltre 800 metri lineari. L'area attuale è costituita da un rilevato posto a circa 9,00 metri di quota s.l.m., configurato in quattro sinuosi promontori artificiali, della superficie complessiva di circa 60.000 mq. La filosofia progettuale seguita ha privilegiato il rispetto del quadro di riferimento urbanistico e paesistico, ormai consolidatosi su questa realtà territoriale; identificando nella funzione di parco attrezzato per le vacanze, la destinazione finale più idonea e consona da raggiungere, con il progetto di riqualificazione in discussione.
Dalla riflessione anzidetta ha tratto origine l'impostazione concettuale del progetto generale, caratterizzato dalla sua stessa denominazione propria: "Parco Marina di Baiaverde"; un moderno parco vacanze, immerso in un suggestivo parco verde attrezzato, della superficie complessiva di circa 60.000 mq, articolati in sei zone, complementari tra esse, caratterizzate da differenti e pregiate essenze botaniche. Le caratteristiche peculiari dell'intervento hanno individuato, infatti, alcune prioritarie previsioni funzionali, esaltando il valore del riequilibrio ambientale, territoriale perseguito. La realizzazione del progetto presentato, consentirà di rendere concreta un'importante realtà; attualmente solo allo stato di proposta imprenditoriale, volta ad interpretare le speranze e le aspettative dell'intera collettività locale.
L'operatività gestionale delle attività commerciali sarà coordinata in modo unitario, al fine di rendere razionale l'attività autonoma delle nuove imprese (prevedibilmente 60/70) che s'insedieranno nel nuovo complesso turistico in progetto. Ciò potrà fornire occasione di nuova occupazione a 200/400 addetti. I lavori avranno una durata di circa quattreo anni. Il progetto "Parco Marina di Baiaverde", così com'è stato ideato, offre la garanzia di avere individuato una favorevole soluzione per la complessiva sistemazione dell'area. Il grado d'approfondimento progettuale raggiunto, dopo oltre un decennio di studi specifici, ha consentito di formulare quest'articolata ipotesi, idonea ad assicurare la riqualificazione urbana, paesistica e ambientale del sito, necessaria all'adeguata bonifica ed al suo conseguente recupero funzionale.
'E' una cosa che viviamo con grande emozione come impresa – ha affermato Gianpaolo Rosso -. E' anche una bella sfida che facciamo molto volentieri'. DXella stessa opinione e' anche Mauro Mannini: 'E' un traguardo importante, una giornata di soddisfazione, ma non puo' che essere intesa come la prima pietra di un ulteriore percorso. Mi auguro che nei tempi annunciati dall'ingegner Rosso, che sono tempi da record, si possa fare un altro incotnro come questo per la posa dell'ultima pietra o comunque del taglio del nastro e imnaugurazione della gestione dell'inziativa'.
Il Ministro Bianchi ha, poi, parlato di opere pubbliche e di tempi di realizzazione un po' troppo lunghi in Italia: 'Dopo vent'anni capisco che le operazioni importanti hanno tempi lunghi, ma in questo Paese, questi tempi sono troppo lunghi e andrebbero dimezzati. Spesso ci sentiamo richiamare a raffronti nel campo delle opere ferroviarie si dice che quello che fanno in Spagna o in Giappone in quattro o cinque anni, noi lo facciamo in decenno. Ora, non mi farei trascinare da questi paragoni, ma e' un dato di fatto che non e' accettabile nell'amministrare la cosa pubblica. Forse bisogna riconoscere che questi ritardi stanno nella fisiologia delle nostre amministrazioni che impiegano tempi troppo lunghi per il passaggio delle carte da un tavolo all'altro'. Bianchi ha, poi, aggiunto: 'Potremmo avere anche meno persone al lavoro: dai parlamentari ai consiglieri; potremo pagarli un po' meno e stare piu' attenti agli sprechi e va tutto bene, ma non e' l'elemento di fondo. Noi dobbiamo dare efficienzaa questo lavoro. Potrebbero essere anche il doppio o il triplo, per assurdo, consiglieri e parlamentari, ma se tutto funzionasse con rapidita' e capacita' di incidere, ben fatto e sarei ben contento'.