Partito Democratico, ecco quali sono i candidati nel Ponente della lista che sostiene Rosy Bindi

26 settembre 2007 | 13:46
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Partito Democratico, ecco quali sono i candidati nel Ponente della lista che sostiene Rosy Bindi

“Con le liste Rosy Bindi è accentuato il concetto di Partito Democratico nuovo, aperto, contro l’idea di un partito somma dei vecchi” dicono gli organizzatori

Prime in tutta la regione sono state presentate  le liste per il collegio Sanremo-Ventimiglia in appoggio alla candidatura di Rosy Bindi alle elezioni primarie del 14 ottobre. (nelle altre liste le lotte per esserci o per escludere sono durate fino all'ultimo minuto).
I candidati delle liste "Con ROSY BINDI democratici, davvero" sono:
per l'assemblea nazionale, candidato segretario ROSY BINDI:
Antonella Squillace, sanremese, laureata in pedagogia, insegnante, presidente dell'Associazione Mappamondo di Sanremo, già responsabile diocesana e regionale dell'Azione Cattolica negli anni '90;
Giuseppe Fiorucci, di Vallecrosia, portavoce de La Margherita per il Circolo del Comprensorio Intemelio,
Rosanna Mannu, insegnante di lingue e letteratura tedesca al liceo Cassini di Sanremo, impegnata nelle associazioni ambientaliste e animaliste, già consigliere provinciale.

Per l'assemblea regionale, candidato segretario Carla Olivari Flick:
Elisa Trionfo, di Ventimiglia, impiegata, già consigliere comunale a Ventimiglia
Duccio Guidi, notaio in Ventimiglia, capolista de L'Ulivo alle elezioni comunali di Ventimiglia;
Antonella Squillace, sanremese, laureata in pedagogia, insegnante, presidente dell'Associazione Mappamondo di Sanremo, negli anni '90 responsabile diocesana e regionaledell'Azione Cattolica ;
Pier Paolo Guglielmi, avvocato, candidato sindaco di centro-sinistra alle elezioni comunali di Bordighera;
Elena Forabosco, di Vallecrosia, insegnante elementare in pensione, impegnata nel volontariato e divulgazione culturale sul territorio;
Enrico Ferrero, veterinario ASL, candidato sindaco di centro-sinistra alle elezioni comunali di Vallecrosia.

Perché Rosy Bindi? Innanzi tutto perché ha avuto il coraggio di candidarsi per dar vita a elezioni primarie vere. Forte era il rischio di realizzare un plebiscito, venendo meno allo spirito fondamentale delle elezioni primarie: scegliere fra più candidati.
I plebisciti hanno fatto e fanno sempre male alla democrazia.
Rosy Bindi perché ha da sempre fondato la sua azione politica su due pilastri: la laicità dello Stato, la prioritaria attenzione ai problemi sociali, il rispetto e la realizzazione dei principi della nostra Costituzione.
Su scala regionale l'appoggio alla candidatura della Carla Olivari Flick ribadisce e conferma le stesse ragioni della candidatura Bindi: fare elezioni primarie vere! Indubbiamente forte è stato  il rischio di elezioni "bulgare" con un solo candidato, all'ombra del quale sarebbero stati confermati tutti gli apparati dei partiti, soffocando o emarginando quel poco di nuovo che il partito democratico dovrebbe rappresentare.
In estrema sintesi si può definire che con le liste "Rosy Bindi" è accentuato il concetto di Partito Democratico nuovo, aperto, contro l'idea di un partito somma de vecchi con un solo candidato per il nazionale, uno solo per il regionale ecc. in pratica: una visione asfittica della politica e del potere.