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Operaio cadde da ponteggio, 5 richieste di pena per la ex “Edilmar” dell’imprenditore Gasparetto

21 settembre 2007 | 18:34
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Operaio cadde da ponteggio, 5 richieste di pena per la ex “Edilmar” dell’imprenditore Gasparetto

Il pubblico ministero Francesco Pescetto ha chiesto 2 anni e 4 mesi (pena indultabile) per i fratelli Sandro e Lorenzo Gasparetto. I fatti risalgono al 2001 e riguardano la caduta di un operaio da un ponteggio

Si e' conclusa con 5 richieste di pena la requisitoria al processo per lesioni colpose relativo a un incidente sul lavoro, avvenuto il 12 febbraio del 2001, a Ospedaletti (Imperia), a margine della ristrutturazione di un edificio e durante il quale rimase ferito l'operaio, Roberto Alberti, caduto da un ponteggio mentre stava dipingendo una balaustra.

Il pubblico ministero Francesco Pescetto ha domandato: 2 anni e 4 mesi di reclusione (pena indultabile), per l'imprenditore Sandro Gasparetto, titolare della Edilmar (impresa poi fallita) e il fratello Lorenzo, direttore tecnico del cantiere; 1 anno e 6 mesi per Stefano Di Salvatore, operaio addetto al montaggio dei ponteggi e Antonino Ciano, subappaltatore dei lavori di tinteggiatura dell'edificio e 1 anno per il capo cantiere, Maurizio Maffi. Alberti cadde in seguito alla rottura di una tavola di sostegno dell'impalcatura.

Il giudice Paolo Luppi ha fissato al prossimo 5 ottobre la data di lettura del dispositivo della sentenza. I fratelli Gasparetto e Maffi sono comparsi difesi dall'avvocato Luca Fucini; Di Stefano e Ciano, dal legale Andrea Rovere.