Oltre 600 persone al cinema Centrale di Sanremo per incontrare il sen. Andreotti e il card. Angelini
Il convegno ha affrontato la tematica del “Laicato cattolico e laicità dello Stato”. Tra gli ospiti in prima fila anche il presidente del Copaco, Claudio Scajola
Una folla di oltre 600 persone ha accolto, ieri, al cinema Centrale di Sanremo il Senatore Giulio Andreotti e il Cardinale Fiorenzo Angelini, protagonisti del dibattito culturale dal tema "Laicato Cattolico e laicità dello Stato", organizzato dall'Associazione culturale Leonardo da Vinci. Tra gli il pubblico: il Presidente del Copaco onorevole Claudio Scajola, l'onorevole Eugenio Minasso, il Presidente della Provincia Gianni Giuliano, il vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Alberto Maria Carreggio e altri rappresentanti degli enti istituzionali e delle forze dell'ordine. Gli interventi di di Angelini e Andreotti, introdotti dal Presidente dell'Associazione Culturale Leonardo da Vinci Andrea Artioli e dal Responsabile delle Relazioni Istituzionali dell'Associazione Marco Simeon, sono stati moderati da Antonio Turitto, Responsabile della Comunicazione dell'Associazione. Particolarmente effervescente e sottolineato da continui applausi l'intervento del Cardinale Fiorenzo Angelini, il quale ha richiamato le Associazioni, soprattutto quelle cattoliche all'attivismo e alla presenza.
Interessante il passaggio sull'accanimento terapeutico. Alla domanda "La Congregazione per la Dottrina della Fede afferma che lo stato vegetativo dell'individuo è vita. Di conseguenza il paziente deve essere alimentato. Il documento afferma che nutrizione e idratazione artificiali sono cure ordinarie. I critici, per esempio la vedova di Piergiorgio Welby, hanno già sostenuto che si tratta di trattamenti straordinari. Quale è secondo lei la differenza fra trattamento ordinario e straordinario?", il Card. Angelini ha risposto: "già Pio XII aveva chiarito la problematica, dicendo si ai farmaci contro il dolore, si ai farmaci contro il dolore anche se accorciano l'esistenza, si ai farmaci contro il dolore anche se fanno perdere la ragione. Se tutti si attenessero a questa dottrina prima di operare e discutere di queste problematiche, se ne parlerebbe molto meno".
Il Senatore Andreotti ha sottolineato l'importanza dei laici cattolici nella politica italiana, confermando che ciò che manca oggi è la forza delle Associazioni che sono sempre state in grado di raccogliere il pensiero politico e trasformarlo in attività e vita vera. Si è poi soffermato sulla Legge elettorale, ribadendo di essere favorevole al proporzionale che forse rappresentava meglio le varie ideologie degli italiani. L'incontro, si inserisce nelle iniziative di carattere culturale proprie dell'Associazione Leonardo da Vinci e in particolare in quel filone di cultura politica che mira a ridestare l'interesse delle persone nei confronti della cosa pubblica. Un interesse che oggi è fortemente diminuito a causa della confusione e dell'incertezza creata dai repentini cambiamenti di partiti e coalizioni, che hanno anche perso di vista i valori sociali che spingono a fare della politica un bene per la collettività.