Il killer Delfino sorvegliato speciale in carcere per le minacce e i propositi suicidi
Il giovane che il 10 agosto scorso ha accoltellato e ucciso l’ex fidanzata, Maria Antonietta Multari, ha minacciato di togliersi la vita. Via dalla sua cella tutti gli oggetti che potrebbero compromettere la sua incolumità fisica
E' stato sottoposto a un regime di sorveglianza speciale, in carcere, per evitare che possa compiere atti autolesionistici, tra cui anche il suicidio: Luca Delfino, il trentenne genovese che il 10 agosto scorso ha accoltellato e ucciso l'ex fidanzata Maria Antonietta Multari, di 33 anni. Lo ha annunciato il suo difensore, l'avvocato Riccardo Lamonaca di Genova, che oggi ha incontrato il suo assistito. 'Gli hanno tolto qualsiasi oggetto possa rappresentare una minaccia per la sua incolumita' – ha affermato il legale – dalle scatolette, al detersivo in polvere, alle forbicine. Ogni giorno, inoltre, smontano il suo letto e tolgono le lenzuola per evitare che possa abbandonarsi a qualche gesto inconsulto'. Gia' alcuni giorni fa, l'avvocato Lamonaca aveva annunciato una serie di propositi autolesionistici da parte del suo assistito. 'Per quanto riguarda le condizioni della sua mano – prosegue il legale – lo hanno visitato al centro specializzato di Savona, dove gli e' stata riscontrata la recisione di alcuni tendini (che potrebbe avere riportato durante la colluttazione con la vittima, ndr) e prossimamente dovra' essere operato'. E' probabile che Delfino sara' presto condotto all'ospedale di Sanremo per alcuni esami clinici, dopodiche' potrebbe essere ricoverato a Savona per un intervento chirurgico. L'avvocato Lamonaca tornera' a trovare Delfino la prossima settimana.