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I pescatori del Porto di Imperia Oneglia pronti a disertare la riunione di domani in Comune

26 settembre 2007 | 06:55
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I pescatori del Porto di Imperia Oneglia pronti a disertare la riunione di domani in Comune

Legacoop-Lega Pesca si batte insieme affinché la pesca professionale sia riportata nei porti della Liguria, integrandola al tessuto economico dei bacini portuali alla pari di qualunque altra attività

Preoccupazione e rabbia salgono tra i pescatori del Porto di Imperia Oneglia. La riunione prevista per domani alle 15.30 presso la Sala Consiglio del Comune di Imperia verrà disertata da tutto il ceto peschereccio che chiede a gran voce la convocazione del Tavolo di Concertazione.
“I nostri timori sembrano essere sempre più fondati – dicono i pescatori onegliesi – prima sono apparse le “colonnine” per gli ormeggi in Calata Cuneo e ora ci viene chiesto di intervenire ad una riunione con oggetto “Modalità di utilizzo del bacino portuale di Imperia Oneglia per ormeggio di unità da diporto – Modifiche al vigente Regolamento portuale”.
“Noi siamo gente semplice che trascorre forse troppo tempo in mare per poter seguire le vicende politiche che negli ultimi tempi sembrano animare la nostra città, ma una cosa è certa: non siamo disposti a farci sfrattare o marginalizzare!
Gli impegni assunti dall’Amministrazione Comunale e rilanciati dall’Amministrazione Regionale, disposta ad investire più di un milione e mezzo di euro per la sistemazione del porto peschereccio, devono essere rispettati”
Legacoop-Lega Pesca da tempo si batte insieme all’ Amministrazione Regionale affinché la pesca professionale venga riportata nei porti della Liguria, integrandola al tessuto economico dei bacini portuali alla pari di qualunque altra attività sia essa commerciale, di traffico, da diporto.
“La pesca, con la sua presenza, contribuisce a mantenere l’identità tradizionale dei porti, elemento centrale per la promozione di un’offerta turistica qualificata. – dichiara Gianluigi Granero Coordinatore Regionale LegaPesca – a meno che non si voglia fare in mare ciò che negli anni ’60 si è fatto di nefasto a terra, danneggiando irreparabilmente la nostra bellissima Liguria.”
“Non capisco perché argomenti delicati come quelli che verranno discussi giovedì, possano essere oggetto di convocazione con 48 ore di anticipo e fuori dal Tavolo di Concertazione appositamente creato, che grazie alla presenza di tutti gli attori coinvolti, DEVE continuare ad essere il punto di riferimento per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto di Oneglia.”
“L’ammodernamento degli attuali approdi per le barche da pesca professionale 12 su Calata Cuneo e 33 sul Molo Lungo anche attraverso la realizzazione di punti di rifornimento acqua ed energia elettrica – continua – nonché la realizzazione di almeno 26 “punti di prima vendita” su Calata Cuneo e almeno 17 sul Molo Lungo sono punti sui quali non si può transigere, così come la titolarità delle concessioni demaniali che deve essere in capo ad un ATS o Consorzio appositamente costituito esclusivamente fra pescatori professionisti che provvederà ad attribuire gli spazi ai propri associati secondo le esigenze interne”.
Se non verrà convocato il Tavolo di Concertazione i pescatori sono pronti a scendere in piazza proprio in concomitanza con la riunione del 27.