A Imperia |
Imperia
/
Societa
/

Grande successo per il corso di aggiornamento sulle nuove migrazioni comunitarie

28 settembre 2007 | 15:24
Share0
Grande successo per il corso di aggiornamento sulle nuove migrazioni comunitarie

Parlano i Romeni: “Bene il Comune di Imperia, male la sinistra italiana”

Si è tenuto presso il centro polivalente di Piazza Duomo ad Imperia un corso d’aggiornamento, diretto soprattutto agli addetti ai lavori, sulle nuove migrazioni comunitarie tendente soprattutto a cristallizzare una volta per tutte quelli che sono i diritti e soprattutto i doveri di un qualsiasi cittadino di uno degli altri ventisei paesi dell’Unione Europea su suolo italico. La necessità di fare chiarezza in materia è nata dopo che, con l’ingresso della Romania nell’Unione Europea ad inizio anno, ormai la comunità straniera maggiormente presente in Italia proviene da un paese comunitario e non più da un paese extra- comunitario. Nei confronti dei romeni ora non si tratta più di applicare la Bossi- Fini, rivolta ai cittadini extra-UE, ma la normativa di Bruxelles che, contrariamente a quanto si crede, non è certamente meno severa nei confronti di chi campa di espedienti e di chi delinque.

“Sinora le misure di sicurezza, previste dalla normativa comunitaria non sono state applicate in Italia nella maniera più appropriata dal governo Prodi” dice Marian Mocanu, presidente dell’associazione ligure dei Romeni in Italia, che aggiunge “ Ciò ha determinato una paura da parte degli italiani verso i miei compatrioti che sta sfociando verso una vera e propria xenofobia. Per fare chiarezza in materia bene ha fatto il Sindaco di Imperia Luigi Sappa coadiuvato dall’assessore competente Giuseppe Fossati, entrambi di Forza Italia,a promuovere questo incontro”. In effetti ora, visto che la Romania è entrata nell’Unione Europea e che indietro non si torna, appare come necessario affrontare in maniera esauriente il problema dell’inserimento dei romeni nella società italiana al pari di quello che accadde negli anni sessanta in Germania quando la comunità italiana costituiva la comunità di immigrati più fiorente e la sua presenza avvicinò, in maniera non indifferente, le due nazioni, entrambe appartenenti all’allora Comunità Economica Europea. Oggi piuttosto i romeni in Italia, almeno quelli dell’imperiese, puntano il dito contro la sinistra moderata e nella fattispecie contro i maggiorenti del nascente Partito Democratico. “ Abbiamo scoperto con amarezza che molti politici nazionali della sinistra, in primis il sindaco di Roma Walter Veltroni, sono razzisti e, parlando dell’allarme sicurezza nel vostro paese, puntano il dito contro di noi. Oggi tutta la stampa italiana, o almeno quella più vicina a loro che poi è quella maggiormente venduta, riporta le parole del leader in pectore del Partito Democratico che, da primo cittadino della capitale, dice sostanzialmente che senza l’ingresso della Romania nell’Unione europea non ci sarebbero in Italia tutti questi problemi di ordine pubblico. E’ vero la criminalità, soprattutto la microcriminalità, romena esiste e crea problemi ma enfatizzando ogni giorno il problema si fa nascere la paura e la xenofobia anche negli animi di chi razzista non è. Di questo il governo Prodi con i suoi accoliti, a partire da Walter Veltroni, è maggiormente responsabile rispetto al precedente governo Berlusconi. Dispiace dirlo ma è così.Perché gli stessi allarmi non vengono lanciati nei confronti dei marocchini, che spacciano, o degli albanesi che mandano giovanissime ragazze, anche romene, a battere sui marciapiedi?” si sfogano all’unisono i componenti della comunità romena nell’imperiese. In effetti l’interessante accordo intervenuto direttamente tra il Comune di Genova ed il governo romeno prevede che la polizia del paese danubiano affianchi in forze quella italiana nel combattere la microcriminalità romena, allontanando dalla penisola chi qui vive d’espedienti. E’una misura sicuramente da ripetere in ogni provincia d’Italia, tenendo però conto, come dice Maria Mocanu che “ i problemi di una comunità che conta a livello nazionale più di un milione di persone, a livello regionale venticinquemila membri, di cui cinquemila a Genova ed a livello locale, cioè nel Comune di Imperia, duecentocinquanta persone e che in gran parte lavora sodo nell’edilizia, non si risolvono solo con misure di polizia. Siamo grati al sindaco Sappa per averlo capito”.