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Cinque imperiesi “intossicati” dal gioco d’azzardo in cura al Sert per combattere la dipendenza

20 settembre 2007 | 19:06
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Cinque imperiesi “intossicati” dal gioco d’azzardo in cura al Sert per combattere la dipendenza
Cinque imperiesi “intossicati” dal gioco d’azzardo in cura al Sert per combattere la dipendenza
Cinque imperiesi “intossicati” dal gioco d’azzardo in cura al Sert per combattere la dipendenza

Curiosità: quasi nessuno è un giocatore del Casinò, ma il vero pericolo è rappresentato da videopoker, Lotto e scommesse online. La terapia di gruppo per guarire. Il servizio è ancora sperimentale.

In cura al Sert di Sanremo per combattere la dipendenza dal gioco d'azzardo tramite la terapia di gruppo. Si tratta di cinque imperiesi che partecipano a un progetto, ancora innovativo e sperimentale, promosso dal Servizio per le Tossicodipendenze dell'Asl 1 imperiese e coordinato dal primario Giancarlo Ardissone.
Non, dunque, l'eroina e neppure la cocaina sono i veri nemici da sconfiggere, ma il piu' (all'apparenza) innocuo 'gioco'. L'aspetto piu' curioso e' che, a detta del dottor Ardissone, il vero pericolo non sarebbe neppure rappresentato dal famigerato Casino' (uno e' a Sanremo, altri in Costa Azzurra), ma dai videopoker dei bar, dal Lotto e dalle scommesse online. Quest'ultime vengono considerate 'terribili', visto che il giocatore vi ci si puo' dedicare comodamente seduto a casa, digitando i codici della propria carta di credito. 'Ci si puo' accorgere di essere dipendenti da un qualcosa, che puo' essere tanto il gioco come l'alcol o altro, quando cambia la qualita' della nostra vita – spiega Ardissone -. C'e' uno dei nostri pazienti, ad esempio, che guadagna 1.300 euro al mese e ne spende 1.000 per pagare i mutui con due banche, contratti per saldare i debiti del gioco'. La terapia avviene tramite sedute settimanali della durata di circa due ore ciascuna, per un periodo da sei mesi a un anno.