Cinque imperiesi “intossicati” dal gioco d’azzardo in cura al Sert per combattere la dipendenza
Curiosità: quasi nessuno è un giocatore del Casinò, ma il vero pericolo è rappresentato da videopoker, Lotto e scommesse online. La terapia di gruppo per guarire. Il servizio è ancora sperimentale.
In cura al Sert di Sanremo per combattere la dipendenza dal gioco d'azzardo tramite la terapia di gruppo. Si tratta di cinque imperiesi che partecipano a un progetto, ancora innovativo e sperimentale, promosso dal Servizio per le Tossicodipendenze dell'Asl 1 imperiese e coordinato dal primario Giancarlo Ardissone.
Non, dunque, l'eroina e neppure la cocaina sono i veri nemici da sconfiggere, ma il piu' (all'apparenza) innocuo 'gioco'. L'aspetto piu' curioso e' che, a detta del dottor Ardissone, il vero pericolo non sarebbe neppure rappresentato dal famigerato Casino' (uno e' a Sanremo, altri in Costa Azzurra), ma dai videopoker dei bar, dal Lotto e dalle scommesse online. Quest'ultime vengono considerate 'terribili', visto che il giocatore vi ci si puo' dedicare comodamente seduto a casa, digitando i codici della propria carta di credito. 'Ci si puo' accorgere di essere dipendenti da un qualcosa, che puo' essere tanto il gioco come l'alcol o altro, quando cambia la qualita' della nostra vita – spiega Ardissone -. C'e' uno dei nostri pazienti, ad esempio, che guadagna 1.300 euro al mese e ne spende 1.000 per pagare i mutui con due banche, contratti per saldare i debiti del gioco'. La terapia avviene tramite sedute settimanali della durata di circa due ore ciascuna, per un periodo da sei mesi a un anno.