Bilancio Consuntivo: meno 10 milioni dal Casinò. Il sindaco Borea: “Situazione davvero preoccupante”
Seduta fiume con la presentazione di 16 ordini del giorno da parte di Gianni Berrino e Umberto Bellini di Alleanza nazionale. Il primo cittadino risponde anche alle critiche della minoranza sul mancato passaggio della pratica in Commissione.
E' stato approvato, dopo una seduta fiume durata circa nove ore, il Bilancio Consuntivo del Comune di Sanremo, che chiude con una spesa lorda di 210 milioni di euro, che al netto diventano circa 120 milioni, tenendo presente che quasi 90 milioni rappresentano le entrate fittizie, destinate in buona parte al Casino'. E in merito alle risorse dirette alla casa da gioco, il sindaco della citta' dei fiori, Claudio Borea, ha espresso note di preoccupazione, visto che l'anno scorso ha dovuto dare circa 10 milioni di euro in piu'.
'Il Consuntivo evidenzia una situazione preoccupante perche' gli introiti netti del Casino' diminuiscono di circa 10 milioni – ha affermato il primo cittadino – determinando gravi conseguenze anche sul Bilancio e impedendo di fare investimenti per la citta''. La percentuale destinata alla casa da gioco, infatti, e' passata dal 48 al 57 per cento. L'assise ha, poi, respinto i sedici ordini del giorno, relativi alla pratica, presentati a nome di tutta l'oposizione da: Gianni Berrino (11) e Umberto Bellini (5) di Alleanza Nazionale. Polemica la minoranza, sul fatto che la pratica non e' stata portata in Commissione.
'La pratica non e' passata in Commissione – spiega Paolo Leuzzi, indipendente all'opposizione – pertanto i consiglieri non hanno potuto emendarla, studiarla o cercarne una sintesi'. Pronta la replica del sindaco, che ha dichiarato: 'Quella di ieri era una pratica approvata il 7 luglio e per la quale l'amministrazione aveva dato tutto il tempo alla Commissione di discutere. Purtroppo, per problemi non nostri, non e' stato possibile farlo e ci dispiace, visto che i tempi c'erano. Ma c'erano anche scadenze da rispettare e, quindi, mancava la possibilità di rimandare ulteriormente'.