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Alluvione 2000, duecento indagati. Scoperti dalla Finanza falsi contributi per 4 milioni

27 settembre 2007 | 13:06
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Alluvione 2000, duecento indagati. Scoperti dalla Finanza falsi contributi per 4 milioni

Scoperti centinaia di casi in cui venivano percepiti contributi per danni inesistenti o gonfiati rispetto alla reale dimensione.

Concluse le indagini della Guardia di Finanza di Genova sulle richieste di contributi statali e regionali per i danni dell'alluvione che ha colpito il Ponente ligure nel novembre 2000. Complessivamente il nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle genovesi (secondo quanto riportato dalle Agenzie genovesi) ha scoperto truffe all'erario per oltre 4 milioni di euro, accertando l'esistenza di oltre 200 casi in cui, attraverso perizie false, sono stati ottenuti ingenti contributi per danni inesistenti.

Sono stati denunciati centinaia di comportamenti illeciti a carico dei beneficiari di contributo alluvionale, dei loro consulenti tecnici, delle imprese che hanno eseguito i lavori di ripristino ma anche di dipendenti e amministratori pubblici, in violazione degli articoli 640bis (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche), 483 (falsita' ideologica commessa dal privato in atto pubblico), 316bis (malversazione a danno dello stato), 379 (favoreggiamento reale) e 323 (abuso d'ufficio) del codice penale. Sono stati individuati contributi illecitamente percepiti per oltre 4.100.000 euro, dei quali circa 1.500.000 euro recuperati attraverso l'istituto del sequestro per equivalente, a carico di 24 indagati.

Inoltre, gli indagati sono stati denunciati anche per danno erariale perpetrato, consistente nei contributi illecitamente percepiti. Analoga segnalazione per la tassazione dei proventi illeciti e' stata inoltrata all'Agenzia delle Entrate, che ha gia' provveduto all'invio dei primi avvisi di accertamento, e alla Regione Liguria, che provvedera' al recupero degli indebiti. Sono state eseguite 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tecnici che si erano prestati al rilascio di perizie compiacenti. Uno di questi, nel marzo 2007, ha patteggiato con il gup del Tribunale di Sanremo una pena di 1 anno e mesi 8 di reclusione. Il clamore suscitato dall'inchiesta ha comportato la rinuncia spontanea a contributi per presunti danni stimati in oltre 5 milioni di euro e la restituzione da parte di 24 denunciati di contributi indebitamente percepiti.