A Castellaro e in una parte di Taggia è vietato l’uso alimentare dell’acqua se non dopo bollitura

Lacquedotto di Castellaro da lunedì 1 ottobre sarà sottoposto ad un intervento di ripristino con la procedura della somma urgenza
Prima il razionamento dell’acqua, quindi l’obbligo di usarla per usi alimentari solo previa bollitura. Sono le due conseguenze del guasto delle pompe dell’acquedotto di Castellaro, che da lunedì 1 ottobre saranno sottoposte ad un intervento di ripristino affidato dall’amministrazione comunale con la procedura della somma urgenza. Secondo quanto riporta il quotidiano "Il Secolo XIX", i disagi sono ricaduti anche su Taggia, per le utenze allacciate alla condotta di Castellaro. Anche il sindaco Vincenzo Genduso ha infatti firmato l’ordinanza con cui si vieta l’uso alimentare dell’acqua, se non dopo averla bollita. La prima emergenza era scattata il 10 settembre, quando il sindaco di Castellaro, Alessandro Catitti, aveva disposto la sospensione dell’erogazione d’acqua dalle 23 alle 5. La colpa del guasto alla pompa sarebbe imputabile alle piogge alluvionali dell’inverno 2006.