Sanremo: il giudice Panico decide di non applicare la legge Pecorella

Il giudice Piera Panico del tribunale di Sanremo ha rigettato stamani l’istanza della difesa di applicare la legge Pecorella che stabilisce la non appellabilità da parte del pm delle sentenze assolutorie. Il magistrato ha…
Il giudice Piera Panico del tribunale di Sanremo ha rigettato stamani l’istanza della difesa di applicare la legge Pecorella che stabilisce la non appellabilità da parte del pm delle sentenze assolutorie. Il magistrato ha motivato la sua decisione sostenendo che la sentenza della Corte d’ Appello di Genova, che aveva accolto l’appello del pm, aveva riportato il processo al rito ordinario. La questione sull’ interpretazione della nuova legge è scaturita nell’ambito del processo per omissione d’atti d’ufficio e omissione di referto nei confronti di due medici dell’Asl 1 imperiese, coinvolti nella morte di Sara Sossa, all’epoca diciottenne, di Sanremo, deceduta nel settembre 2000 per le conseguenze di un’intossicazione alimentare, contratta a una sagra di Andagna. I due medici erano stati prosciolti all’ udienza preliminare con formula piena nell’ottobre 2004, mentre la Corte d’Appello di Genova aveva in seguito accolto il ricorso presentato dal pm Francesco Pescetto. L’istanza stamani è stata presentata dall’avvocato Andrea Rovere che difende Enzo Scarella, il medico di famiglia, al quale viene contestato il rifiuto di visitare la ragazza a domicilio, su richiesta del padre. All’altro medico, Donatella De Angeli, è contestato il fatto di non aver redatto il referto medico che avrebbe dovuto essere trasmesso all’autorità giudiziaria per poter svolgere gli accertamenti più urgenti. Nell’udienza il tribunale ha raccolto le testimonianze dei due genitori della vittima che hanno ribadito le accuse nei confronti dei medici. Il processo è stato rinviato al 23 marzo.