Bajardo: gran finale e grande successo per la Druwid Fest

24 luglio 2005 | 22:00
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Bajardo: gran finale e grande successo per la Druwid Fest

Un fiume di persone, forse attorno alle 2000, forse addirittura di più, ha invaso Bajardo la sera di sabato 23, per la giornata conclusiva della ?Druwid Fest 2005?, prima edizione dell?evento ideato e diretto da Pepi Morgia…

Un fiume di persone, forse attorno alle 2000, forse addirittura di più, ha invaso Bajardo la sera di sabato 23, per la giornata conclusiva della ?Druwid Fest 2005?, prima edizione dell?evento ideato e diretto da Pepi Morgia per far memoria della presenza druido-celtica nel suggestivo paesino della val Nervia. Le macchine hanno cominciato ad arrivare nella prima metà del pomeriggio e, alle 18,30, le fiabe e poesie celtiche e irlandesi di Pieralba Merlo hanno già avuto un folto pubblico di bambini (e non solo). Alle 19, la storica dell?alimentazione e della medicina popolare Laura Rangoni ha riempito il cinquecentesco oratorio di San Salvatore con una conferenza sul tema: ?Le persistenze celtiche nella tradizione alimentare?. L?argomento ha suscitato grande riscontro presso una platea che non era soltanto femminile. Alle 20, i 4 ristoranti del paese hanno ricevuto segnalazioni e premi per i piatti a tema offerti in degustazione alla giuria e ai presenti nella gara per la miglior ricetta druidica di venerdì sera. Consensi unanimi ha ottenuto il ?colcannon?, portata tipica della cucina anglosassone, che Laura Rangoni ha suggerito ai ristoranti di preparare in versione celtica, cioè con l?aggiunta di bacon. Alle 21, il trio di  2 cornamuse e 1 chitarra acustica formato da Daniele Bicego, Stefano Eterno e Tiernann O? Duinchinn ha suonato per oltre un?ora nell?incantevole scenario della chiesa romanica di San Nicolò. Illuminate in maniera impeccabile da Pepi Morgia, le mura del monumento semidistrutto dal terremoto del 1887 si sono avvolte di un?atmosfera magica che, come ha detto lo stesso O? Duinchinn, ?si trova soltanto in certi posti dove ho suonato, in Irlanda, la mia terra?. Dopo lo spettacolo di musiche  e danze scozzesi del Clan della Grande Orsa, che ha coinvolto i presenti sul piazzale di San Nicolò, attorno a mezzanotte, sotto la luna piena, si è celebrato il rito del Sacro Fuoco, acceso stavolta attraverso lo sfregamento della selce. Un altro momento di grande emozione, in una festa di cui Pepi Morgia, ideatore e direttore artistico, dice in conclusione: ?La ripeteremo l?anno prossimo. L?obiettivo è quello di tenere alto il profilo culturale di queste giornate, senza dimenticare la parte dedicata allo spettacolo e alla musica?. Conferma Gabriella Rosafio, vicesindaco di Bajardo: ?La Druwid Fest non diventerà mai una sagra, questo è certo. E intanto, forse a settembre l?arpista Vincenzo Zitello, dopo aver suonato qui venerdì sera, salirà a Bajardo per la realizzazione di un dvd…?