Sanremo: lettera di Massimo Cascio(Legio Matutia) all’Assessore al Commercio e al Comandante della Polizia Municipale
Constatiamo che nelle spiagge del comprensorio sanremese, ogni giorno viene effettuata la vendita di oggetti quali borse, occhiali, cappellini, collane e quant?altro da parte di ambulanti abusivi, cioè non muniti di…
Constatiamo che nelle spiagge del comprensorio sanremese, ogni giorno viene effettuata la vendita di oggetti quali borse, occhiali, cappellini, collane e quant?altro da parte di ambulanti abusivi, cioè non muniti di regolare licenza rilasciata dalle autorità competenti per poter effettuare questo tipo di vendita.
Tale commercio, secondo l?ordinanza balneare emanata dal Comune di San Remo, è vietato in quanto contrastante con le norme di legge sulla vendita di prodotti da parte di commercianti, in questo caso extracomunitari abusivi.
Svolgendo il lavoro di bagnino presso i bagni militari della Foce posso constatare di persona il continuo via vai di commercianti, a volte quasi più numerosi dei bagnanti, che dal mattino alla sera costeggiano il litorale per poi introdursi fra gli ombrelloni e le sdraio per convincere i bagnanti ad acquistare i loro prodotti.
Tale attività , il fermarsi, chiedere, insistere, diviene fastidiosa per chi magari è rilassato a godersi il sole e deve essere costretto a dover allontanare l?ambulante o a rispondergli ?no grazie? per poter restare tranquillo. E dopo che sono passati 4,5 o 6 ambulanti di fila dalla stessa persona ecco che la scocciatura diviene insopportabile.
Il nostro stabilimento, tramite il personale di servizio, vieta in qualsiasi modo la vendita ambulante invitando i commercianti a non entrare fra le sdraio, consentendogli il solo passaggio sulla battigia. Ma questa attività repressiva a volte non basta e comunque rischia di distogliere il personale dai compiti di servizio della spiaggia.
Chiediamo che il controllo su queste attività illegali venga potenziato. I vigili adibiti al controllo delle spiagge non sono ancora entrati in servizio, e comunque negli anni passati la loro presenza non ha costituito un deterrente efficace perché i commercianti alla loro vista si defilavano, salvo poi ritornare in spiaggia a vendere di nuovo tranquillamente.
Una soluzione potrebbe essere che ogni stabilimento balneare si dotasse di un bazar permanente , con regolare autorizzazione per la vendita, in modo da offrire alla clientela maggiore offerta di merce. Penso che i bagnanti sarebbero anche più propensi a comprare gli oggetti, magari dagli stessi commercianti che ora sono abusivi ma che accordandosi con il gestore della spiaggia potrebbero regolarmente vendere i loro prodotti dentro lo stabilimento balneare stesso.