Provincia di Imperia: no della Margherita al Rendiconto Consuntivo 2004

14 giugno 2005 | 22:00
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Provincia di Imperia: no della Margherita al Rendiconto Consuntivo 2004

Secco no della Margherita al Rendiconto Consuntivo 2004. A spiegare le ragioni di questa decisione è intervenuto il capogruppo Giovanni Gandolfo (a destra nella foto). “Il bilancio consuntivo è un momento…

Secco no della Margherita al Rendiconto Consuntivo 2004. A spiegare le ragioni di questa decisione è intervenuto il capogruppo Giovanni Gandolfo (a destra nella foto).
“Il bilancio consuntivo è un momento estremamente importante, perché si valuta l’intero anno – ha affermato Gandolfo in una conferenza stampa svoltasi stamani –  In un certo senso i consiglieri provinciali danno la pagella al presidente della Giunta e all’amministrazione. Il nostro voto contrario discende da alcune valutazioni di fondo. Intanto la crisi nazionale del paese per quanto riguarda i consumi,le imprese e il lavoro. Purtroppo la Provincia di Imperia non è immune da questa situazione e siamo convinti che quando si presenta un’emergenza bisogna essere in grado di affrontarla e secondo noi non ci sono i segni di un intervento selettivo della giunta Giuliano. Un punto importante su cui ci siamo soffermati è la politica dei rifiuti. I cittadini di Imperia si sono visti arrivare delle cartelle con il 20% di aumento rispetto alla tassa rifiuti dell’anno scorso. Temiamo che questo sia il primo di una serie di segnali in materia di rifiuti che porterà ad aumenti consistenti e questo perché la Provincia ha commesso l’errore di non varare nel 2001 quello che era un piano già finito e con il quale si sarebbero potuti favorire i cittadini e non le due discariche.
Questo non è stato fatto e ora ci troviamo in una situazione critica con poca raccolta differenziata e costi elevati. Altro punto cruciale è la situazione della principale delle società partecipate, l’RTI. Crediamo che, quella che è una delle società più importanti della città, non sia ben gestita. Nel 2003 c’era un deficit di 2 milioni di euro , per il quale la
giunta istituì una commissione di indagine con il compito di verificare quali erano i problemi e fare in modo di ripartire in positivo, ma il bilancio del 2004 si avvia a 600 mila euro di deficit”.
“Nonostante questa difficile situazione – ha proseguito Gandolfo – pare che ci possano essere degli aumenti, per quanto riguarda il management, pari al 20% del budget dei dirigenti. Per questo abbiamo chiesto al presidente se non sia il momento di cambiare manico alla zappa e di istituire una commissione apposita per capire quale sia la reale situazione RTI. Anche sulle fonti energetiche non rinnovabili siamo
perplessi. Crediamo infatti, che la Provincia dovrebbe fare da battistrada per l’utilizzo di fonti energetiche alternative;ad esempio con un parco macchine che venga rinnovato con auto a basso consumo. Abbiamo inoltre proposto la concentrazione di ex municipalizzate come già avviene in grandi città tipo Genova e Milano. La proposta riguarda una possibile fusione tra AMAIE e AMAT nella gestione dell’ATO. A preoccuparci è anche la crisi del territorio a livello turistico e agricolo, con la difficile situazione della floricoltura. Crediamo sia il momento giusto per muoversi, unitamente alla provincia di Savona, per proporre un progetto da portare a livello europeo. Infine le politiche attive del lavoro. Il centro Pastore, nonostante sia della Provincia, si è sviluppato né più, né meno di tante altri centri di formazione, mentre avrebbe dovuto essere una struttura dedita alla sperimentazione di modelli di formazione avanzati”.
“Vorrei chiudere sottolineando che il nostro è un no propositivo – ha concluso Gandolfo – nel senso che se le nostre richieste verranno prese in considerazione,  il no potrebbe diventare una importante collaborazione”.