SE NE PARLA ESPLICITAMENTE
Nel suo primo viaggio in Polonia Giovanni Paolo II in occasione del primo millennio cristiano della Polonia si reca in pellegrinaggio a Nowa Huta, presso l?abazia cistercenze di Mogila sorta nel 1222, presso la reliquia della santa Croce e qui nel suo discorso anche se riferito alla sola Polonia parla di ?nuova evangelizzazione?: con la nuova croce di legno innalzata a Nowa Huta, è ? iniziata una nuova evangelizzazione, quasi si trattasse di un secondo annuncio, anche se in realtà è sempre lo stesso? .
Il tema riaffiora prepotentemente in due contesti : quello dell?America Latina e quello dell?Europa. Emerge anzitutto in riferimento al contesto ecclesiale dell?America Latina (09/03/1983 ) durante la visita del Santo Padre in occasione dell?apertura della XIX Assemblea generale del Celam a Port-au-Prince indetta per preparare la celebrazione del 500° anniversario dell?inizio della evangelizzazione dell?America Latina, nel suo discorso il Santo Padre ha esortato i vescovi latino americani insieme con i loro presbiteri e ai loro fedeli ad un ? impegno non certo di rievangelizzazione, bensì di una nuova evangelizzazione. Nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni .
Nel contesto europeo Giovanni Paolo II ha parlato per la prima volta di ?nuova evangelizzazione? in occasione dell?incontro svoltosi a Mechelen il 18 maggio 1985 incontrando la Conferenza Episcopale del Belgio:
?Nell?attuale periodo, che riteniamo molto difficile per l?evangelizzazione..?. Dopo questo pensiero all?inizio del suo discorso, ha ricordato il forte impegno nel passato per l?evangelizzazione che ha ottenuto buoni risultati: ?Le vostre città sono diventati splendidi centri religiosi??, ha ricordato che la via è magnificamente tracciata anche se il contesto attuale è tutto diverso: ? L?ora è venuta, d?intraprendere la seconda evangelizzazione che voi auspicate di cuore?. A questo punto si è soffermato ad elencare i motivi che provocano il bisogno di una nuova evangelizzazione: la società pluralista, la secolarizzazione, il laicismo, la distanza in rapporto all?istituzione religiosa, l?indifferentismo religioso, l?ateismo sfide che sottolinea, scoraggiano. Di fronte a ciò, ha ricordato la necessità di andare alle cause spirituali che individua nella mancanza di fede e nella tentazione del rifiuto di Dio. A questo punto c?è il passaggio più significativo: ?Piuttosto di gemere sulle condizioni difficili, dobbiamo portare rimedio a ciò che provoca la debolezza spirituale dei cristiani: in altre parole, lavorare per formare la loro fede e per annunciare la fede a tutti i nostri contemporanei?bisogna rifare il tessuto cristiano della società? .
Un anno dopo quando incontra tutti i Presidenti delle Conferenze Episcopali d?Europa è
ritornato sull?argomento con le seguenti parole ?Le analisi, le valutazioni e le indicazioni operative, proposte in tale circostanza (VI simposio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d?Europa), hanno consentito a ciascuno di prendere più profonda coscienza dell?urgenza con cui si impone oggi il compito di evangelizzare o meglio, di ri-evangelizzare il vecchio continente?. In questa occasione dà anche tre indicazioni operative: il puntuale riferimento al Concilio Vaticano II, il lavorare per l?unità dei cristiani eliminando la frattura tra oriente e occidente e l?altra grave lacerazione che è la Riforma protestante, lavorare per la pace soprattutto educando le coscienze al rispetto dell?altro, a una tolleranza che va di pari passo con la ricerca della verità e alla tolleranza .
La consacrazione ufficiale di questa espressione come impegno prioritario e specifico per tutta la Chiesa si ha con la esortazione apostolica Cristifideles laici : ? L?ora è venuta per intraprendere una nuova evangelizzazione ? Cfl. 34, in questo capitolo Giovanni Paolo II ha parlato dei motivi che generano la necessità di una nuova evangelizzazione e cioè: il diffondersi dell?indifferentismo, del secolarismo, dell?ateismo, della diffusione delle sette e, nei paesi ricchi, il benessere economico e il consumismo, situazioni tutte che ispirano una vita vissuta come se Dio non esistesse : ?Urge? rifare il tessuto cristiano?Ciò sarà possibile se i fedeli laici sapranno superare in se stessi la frattura tra il Vangelo e la vita, ricomponendo nella loro quotidiana attività in famiglia, sul lavoro e nella società, l?unità di una vita che nel Vangelo trova ispirazione e forza per realizzarsi in pienezza? .
Su queste tematiche è ritornato ancora con la Redemptoris missio che guardando al mondo di oggi dal punto di vista dell?evangelizzazione distingue tre situazioni. Anzitutto, quella a cui si rivolge l?attività missionaria della Chiesa: popoli gruppi umani, contesti socio-culturali in cui Cristo e il suo Vangelo non sono conosciuti?è questa la missione ad gentes. Ci sono inoltre comunità cristiane che hanno adeguate e solide strutture ecclesiali, sono ferventi di fede e di vita?In esse si svolge l?attività o cura pastorale della Chiesa. Esiste infine una situazione intermedia, specie nei Paesi di antica cristianità, dove interi gruppi di battezzati hanno perduto il senso vivo della fede. In questo caso c?è bisogno di una nuova evangelizzazione o ri-evangelizzazione .
?La novità dell?enciclica è mostrare il collegamento e il rapporto tra queste attività, in concreto tra la nuova evangelizzazione e l?attività missionaria specifica ?.segue?