La Confesercenti provinciale chiede di non aumentare il prezzo della tazzina di caffè

29 giugno 2005 | 22:00
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La Confesercenti provinciale chiede di non aumentare il prezzo della tazzina di caffè

Il Direttivo Provinciale della Fiepet Confesercenti ha affrontato il problema dell’adeguamento del prezzo della tazzina di caffè e dei suoi derivati, inserendolo nella più ampia analisi della situazione generale del Paese e…

Il Direttivo Provinciale della Fiepet Confesercenti ha affrontato il problema dell’adeguamento del prezzo della tazzina di caffè e dei suoi derivati, inserendolo nella più ampia analisi della situazione generale del Paese e della provincia di Imperia. Dal 1999 ad oggi sono stati rivisti in aumento molti listini sia dei servizi pubblici, sia di molte materie prime, mentre la tazzina di caffè, dall’entrata in vigore dell’euro, è rimasta bloccata a 80 centesimi di euro.
“I pubblici esercizi hanno visto lievitare l’aumento i propri costi generali – sottolineano il segretario provinciale Piero Denegri e il presidente provinciale Marco Benedetti – anche in ragione dell’aumento del costo del lavoro agli adeguamenti contrattuali. Il nostro direttivo in considerazione del calo delle presenze turistiche in provincia di Imperia e valutando la scarsità delle risorse economiche dei nuclei familiari, ha deciso di non applicare l’aumento sulla tazzina di caffè, invitando i nostri iscritti a mantenere il prezzo bloccato per tutto il 2005. Ricordiamo infine che in altre città del Nord già da tempo il prezzo di una tazzina di caffè si aggira sui 90 centesimi di euro, dunque sfatiamo il luogo comune che la provincia di Imperia sia la più cara d’Italia”.