Arma di Taggia: domani l’inaugurazione del nuovo centro protetto dell’Ancora

30 giugno 2005 | 00:00
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Arma di Taggia: domani l’inaugurazione del nuovo centro protetto dell’Ancora

I ragazzi, gli Operatori ed i Volontari del Centro L?Ancora inaugurano, venerdì 1 luglio alle 17.30, in via Beudo al primo piano di ?Villa Zirio? (che si trova nei terreni compresi fra la stazione di Arma, l?Aurelia e la…

I ragazzi, gli Operatori ed i Volontari del Centro L?Ancora inaugurano, venerdì 1 luglio alle 17.30, in via Beudo al primo piano di ?Villa Zirio? (che si trova nei terreni compresi fra la stazione di Arma, l?Aurelia e la strada per Taggia), il Laboratorio di Decoupage.
All?inaugurazione dell?attrezzato laboratorio, nato per offrire un?opportunità lavorativa ai ragazzi disagiati (persone tossicodipendenti, vittime di problemi psichici, alcolisti, disadattati)  prende parte il Vescovo della diocesi di Ventimiglia Monsignor Alberto Maria Careggio ed il presidente del Centro L?Ancora Dino Durando.
Nel laboratorio, ospitato a piano terra del primo Alloggio Protetto in funzione da gennaio e dotato di 4 posti letto, vi lavorano una decina di ragazzi che, adeguatamente seguiti da Operatori e Volontari qualificati, producono oggetti di decoupage che vanno dai piatti  agli astucci, a simpatici orologi. Ma, in particolare in questo periodo, i ragazzi sono impegnati nella realizzazione di oggettistica dedicata alla Madonna di Arma di Taggia.
Afferma Dino Durando: ?E? intenzione dell?Ancora, consapevole di come l?emarginazione non sia ormai solo  relegata ad un problema di tossicodipendenza ma si stia diffondendo anche a causa dell?aumento  dell?abuso di alcool e  di problemi psichici, di aprire altri Alloggi Protetti. Ma abbiamo bisogno di aiuto: voglio lanciare un invito al Comune, alla Provincia, alla Regione, all?Asl per chiedere un supporto che ci consenta di accompagnare questi ragazzi nel loro lungo percorso di reinserimento aiutandoli ad ottenere la maggiore autonomia possibile. Questo infatti è un aiuto alla persona che l?Ancora, oltre al suo percorso riabilitativo per la tossicodipendenza con le sue due comunità e i suoi 70 utenti e oltre ai servizi di prevenzione nelle scuole dell?imperiese che interessano oltre un migliaio di studenti, non può garantire ai ragazzi quel minimo di compenso mensile con il quale possono vivere. Vogliamo altresì chiedere ai parroci ed alla diocesi una mano per far si di creare quella rete di vendita dell?oggettistica  indispensabile per garantire ai ragazzi quel minimo si compenso mensile. Abbiamo poi bisogno di volontari che possano dare un efficace aiuto nel seguirei ragazzi e nell?organizzazione di bancarelle durante le manifestazioni locali in cui promuovere la vendita dei prodotti dei decoupage?.