Mutamenti

Cosa sono i disturbi di personalità e perché rappresentano un problema

Modelli disadattivi di pensiero e comportamento che influenzano il funzionamento del personale e interpersonale

Daniela Lazzarotti

I Disturbi di Personalità sono modelli disadattivi di pensiero e comportamento che influenzano il funzionamento del personale e interpersonale.

I Disturbi di Personalità costituiscono delle modalità, relativamente inflessibili, di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone e agli eventi. Tali modalità riducono pesantemente le possibilità del soggetto di avere rapporti sociali efficaci e soddisfacenti per sè e per gli altri.

La personalità è l’insieme di modalità emotive, cognitive, umorali che caratterizzano l’attività delle funzioni psicologiche di un individuo e che l’individuo riconosce come elementi caratterizzanti la propria identità. In tal senso, il soggetto tendenzialmente non mette in discussione la propria personalità quanto piuttosto, al contrario, è portato a contrastare quanto di sè o del mondo esterno appaia in contrasto con essa.

I Disturbi di Personalità costituiscono una modalità permanente di sperimentare se stessi e il mondo esterno in una maniera marcatamente deviante rispetto alle norme culturali del gruppo di appartenenza. Il disturbo si presenza come pervasivo, scarsamente modificabile, andando ad influenzare, compromettendoli, i rapporti lavorativi, le relazioni personali, conducendo a marcato disagio in ambito sociale, occupazionale e personale. Malgrado evidenza dell’inefficacia dei comportamenti attuali e le difficoltà interpersonali, sia la motivazione che la disponibilità al cambiamento sono scarsi.

I Disturbi di Personalità costituiscono delle modalità, relativamente inflessibili, di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone e agli eventi. Ognuno di noi ha particolari modalità di relazionarsi, per esempio, alcune persone reagiscono a situazioni problematiche cercando aiuto e supporto mentre altre fronteggiano le situazioni difficoltose in totale autonomia. Alcuni minimizzano i problemi mentre altri li esagerano.

Le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse vicissitudini della vita tendono ad assumere una modalità alternativa quando lo stile abituale risulta inefficace. Al contrario, gli individui con disturbo di personalità sono rigidi e tendono a rispondere in modo inappropriato ai problemi della vita. Tali modalità disadattive appaiono in adolescenza o nella prima età adulta e tendono a rimanere stabili nel tempo. La maggior parte delle persone con disturbo di personalità risulta insoddisfatta e sofferente rispetto alla propria esistenza. Inoltre presenta disagi interpersonali sul lavoro o nelle relazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari.

I disturbi di personalità vengono raggruppati in tre Claster: Claster A caratterizzati da condotte eccentriche o “strane”, diffidenza e tendenza all’isolamento, comprende la Personalità Paranoide e la Personalità Schizoide e Schizotipica, Claster B è caratterizzata da comportamenti drammatici e dalla forte emotività espressa, egocentrismo e scarsa empatia comprende il

Disturbo di Personalità Narcisista, Disturbo di Personalità Istrionica, Disturbo di Personalità Bordeline e quello Antisociale. Claster C è caratterizzato da comportamenti ansiosi o timorosi e da scarsa autostima comprende il Disturbo Evitante di Personalità, Disturbo di Personalità Dipendente e Disturbo di Personalità Ossessivo-Compulsivo. Il trattamento d’elezione e’ la psicoterapia con l’obiettivo di individuare i modelli di pensiero e i comportamenti ripetitivi e disadattivi, insegnando condotte alternative più adattive.

Dott.ssa Daniela Lazzarotti

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