Ventimiglia, aggressione a un afgano: maxi retata della polizia sono decine le persone identificate
Tra le Gianchette e Peglia in prossimità della foce del Roia
Ventimiglia. Reparto Mobile della Polizia di Stato di Torino e 15 operatori del Commissariato di Ventimiglia, agenti dell’ufficio Volanti e della Sezione Investigativa a caccia dei responsabili del ferimento di un uomo di nazionalità afghana ad una gamba con un coltello.
La colluttazione si era sviluppata lontano dal centro abitato della città di confine, ai margini del quartiere Peglia, nei pressi del fiume Roia. Nell’aggressione, a quanto pare seguita ad un acceso litigio, erano coinvolti altri migranti, che, poco prima dell’arrivo dei poliziotti sono riusciti a dileguarsi nell’alveo del fiume, in mezzo alla folta vegetazione.
Le attività di vigilanza, identificazione, verifica e controllo si sono protratte per tutta la giornata. L’azione ha riguardato decine di persone. Ben quindici alla fine quelle accompagnate nel Commissariato di Polizia e sottoposte a indagine penale per il reato di invasione di terreni o edifici, con l’aggravante di averlo commesso congiuntamente in più di dieci persone. Due sono stati sottoposti al provvedimento del questore Cesare Capocasa dell’allontanamento dal Comune di Ventimiglia con divieto di farvi ritorno per tre anni.
Uno, già arrestato dagli stessi agenti ventimigliesi per rapina e lesioni, non ha rispettato il divieto di dimora in provincia di Imperia cui era stato sottoposto dopo la scarcerazione e sarà assoggettato a più stringenti misure restrittive della libertà.
Ad esclusione di sette, titolari di permesso di soggiorno in corso di validità, per gli altri è stata attivata la procedura di espulsione.
Per 8 su 15 sono emersi precedenti pregiudizi penali a carico. Uno ha contravvenuto all’obbligo di non ritorno nel comune di Ventimiglia ed stato deferito all’Autorità giudiziaria anche per l’inadempienza al foglio di via. Sotto il fermo impulso del questore Capocasa, il Dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza Saverio Aricò, ha diretto la vasta operazione di controllo del territorio, estesa a tutta l’area dell’argine destro del fiume Roia e del greto del fiume, nella zona del quartiere Gianchette e Peglia in prossimità della foce.
I poliziotti hanno messo nel mirino in particolare i 14 cunicoli esistenti nella struttura del ponte ferroviario di via Tenda, posti ad un’altezza di alcuni metri, difficilmente accessibili, nascoste anche alla vista, che non possono essere chiuse perché indispensabili alla sicurezza idraulica in caso di piena.