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PRO-SOL, nasce la cooperazione sanitaria transfrontaliera nei territori alpini

1 aprile 2019 | 10:50
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PRO-SOL, nasce la cooperazione sanitaria transfrontaliera nei territori alpini
PRO-SOL, nasce la cooperazione sanitaria transfrontaliera nei territori alpini
PRO-SOL, nasce la cooperazione sanitaria transfrontaliera nei territori alpini
PRO-SOL, nasce la cooperazione sanitaria transfrontaliera nei territori alpini

Il progetto strategico vuole mettere a confronto i sistemi sanitari e quelli sociali italiani e francesi con l’obiettivo di favorire l’integrazione socio-sanitaria

Sanremo. Regione Piemonte, Regione Liguria, Valle d’Aosta, il comitato delle Alpi dell’alta Provenza, il comitato regionale Adms-Paca-Corse, l’agglomerazione delle Alpi provenzali e la città di Nizza Costa Azzurra uniti per l’assistenza sanitaria.

Il progetto strategico vuole mettere a confronto i sistemi sanitari e quelli sociali italiani e francesi con l’obiettivo di favorire l’integrazione socio-sanitaria. Il valore economico del piano e dei progetti approvati Anziani e Prossimità è di 7.751.059 euro il totale del piano tematico. Il valore del progetto welfare/proximité 268.000 euro. Il valore del progetto Senior/Anziani è di 264.642,80 euro.

Le sfide: il progressivo invecchiamento dalla popolazione costituisce una delle maggiori sfide che l’Europa sta affrontando in questi anni: vivere più a lungo. Infatti, non significa vivere meglio e in modo indipendente. Il numero dei cittadini over 65 è destinato a raddoppiare nei prossimi 50 anni e il numero degli over 80 a triplicare. In questo scenario, l’invecchiamento sano e attivo (AHA – Active and Healthy Ageing) è riconosciuto da tutti i paesi europei come una sfida sociale prioritaria, atta a favorire da un alto la qualità della vita degli anziani e dall’altra la sostenibilità dei sistemi sanitari. La Liguria costituisce un territorio di elezione per la sperimentazione di politiche volte a supportare questa sfida, vantando il primato di regione più anziana d’Italia e tra le più anziane in Europa.

Piano integrato tematico “PRO-SOL prossimità solidale: giovani, donne, anziani in salute e attivi nei territori alpini”. I quattro progetti che compongono il piano Pro-Sol sono:

Il progetto Anziani che mira a garantire la continuità dei percorsi di cura per gli anziani nonché a prevenire i rischi di salute legati all’invecchiamento e consentire loro di restare il più lungo e meglio possibile a casa loro.

Il progetto Prossimità che ha per obiettivo di identificare su questo territorio le situazioni critiche e a rischio prima che diventino troppo gravi e propone a tal fine dei servizi sotto forma di animazioni sociali con utilizzo della tecnologia.

Il progetto Giovani il cui targhet principale sono gli adolescenti fragili e i giovani con patologie particolari che ha per file rouge la prevenzione del disagio giovanile in contesto scolastico ed extrascolastico sperimentando nuovi modelli e percorsi di servizi innovativi quali tele-consultazioni mediche, mobile-health, parent e teacher training, sefl-care, laboratori riabilitativi, app.

Il progetto Donne che si basa sui valori della carta europea per la parità e l’uguaglianza degli uomini e delle donne al fine di raggiungere la parità, costruito su diversi assi famiglia, salute, lavoro.

Sanremo. Sono stati presentati oggi i due progetti, di cui ASL 1 è soggetto attuatore, insieme all’Università degli Studi di Genova, che vedono il coinvolgimento di 18 comuni: Soldano, Apricale, Castelvittorio, Isolabona, Airole, Olivetta San Michele, Vallecrosia, Ventimiglia, Ospedaletti, San Biagio della Cima, Seborga, Dolceacqua, Rocchetta Nervina, Perinaldo, Pigna, Vallebona, Camporosso, Bordighera.

Anziani/Seniores

Obiettivi generali del progetto

– Sperimentare un modello d’intervento per favorire la messa in rete, il potenziamento nel campo del sostegno e dell’inclusione sociale dei “soggetti fragili”
– Favorire la permanenza a domicilio degli anziani garantendo loro una buona qualità di vita e adeguata autonomia
– Valutare la qualità di vita di persone anziane che rimangono nel proprio contesto abitativo pur con le criticità tipiche legate alla loro condizione (rischio isolamento, senso di insicurezza, difficoltà di approvvigionamento merci, difficoltà di spostamenti, ecc. ecc.)
– Attivare la rete sanitaria e sociale di supporto alla domiciliarità, potendosi eventualmente avvalere di strumenti e tecnologie innovative per l’assistenza domiciliare e favorendo il coinvolgimento dei MMG, dei servizi sociosanitari esistenti
– Prevenire e procrastinare l’accesso a prestazioni residenziali
– Sperimentazione di nuove tecnologie
– Favorire l’empowerment comunitario – costituzione di reti che facilitino il coordinamento e la cooperazione a vantaggio della comunità

Sviluppo di nuovi modelli per la prevenzione della salute:
1. Il progetto si basa sulla creazione di una App di facile utilizzo sui più comuni smartphone e tablets che raccoglie dati, segnalazioni e bisogni degli anziani dal loro domicilio.
2. La valutazione che ne deriva può indicare l’assegnazione di dispositivi portatili e collegabili in remoto per la misurazione del peso corporeo, della pressione arteriosa, dei livelli glicemici, del movimento 3. Utilizzo di nuove tecnologie per il monitoraggio delle zone remote, per l’acquisizione dei dati in zone non coperte dalla rete telefonica, eventuale trasporto medicinali.
4. Progettazione ed allestimento di una smart-ambulance (ambulanza intelligente) formazione e qualificazione degli operatori necessari per una appropriata gestione delle emergenze

Welfare/ Proximité
Tale progetto sperimenta nuovi modelli di “welfare di prossimità” con la costituzione di reti di scambio e condivisione di buone pratiche, nell’ambito del contesto transfrontaliero. L’ambito territoriale in cui si realizza il progetto include le arre marginali poco popolate delle province italiane di Torino, Cuneo, Imperia, Regione Autonoma Valle d’Aosta e dei Dipartimenti
francesi Alpes Maritimes, Hautes Alpes, Alpes de Haute Provence, aree caratterizzate da un progressivo spopolamento. L’obiettivo del progetto è quello di individuare strumenti, modelli di politiche e linee guida per i servizi di prossimità organizzata e partecipata, al fine di sviluppare nelle comunità di montagna un modello di rete di servizi alla persona, in grado di attivare l’ecosistema della salute e del benessere per raggiungere l’empowerment di prossimità.

Obiettivi del progetto

1. Servizi Sociosanitari: favorire l’insediamento e la permanenza delle famiglie e persone in aree montane e rurali;
2. Informatizzazione: adozione di sistemi informatici in grado di supportare gli operatori nella definizione della programmazione degli interventi e assegnazione delle risorse umane e finanziarie necessarie. Permettere l’accesso ai servizi socio-sanitari attraverso internet agli utenti e agli operatori del territorio, e la presa in carico dall’ospedale al territorio dei servizi socio-sanitari anche in modalità di teleconsulto;
3. Reti Informali: creazione di reti informali nelle comunità locali in grado di facilitare l’ascolto, l’individuazione delle fragilità, il contrasto dell’isolamento ambientale e personale, l’accesso ai servizi e l’utilizzo di strumenti tecnologico (smartphone, tablet)
4. Aree Grigie: affiancare all’intervento pubblico modalità innovative di intervento pubblico- privato capaci di intervenire sulle aree grigie della fragilità, quelle aree che il settore pubblico fatica ad intercettare

«Quelli che vengono presentati oggi sono progetti transfrontalieri denominati Pro Sol nell’ambito del programma Alcotra.– dichiara il vicepresidente e assessore alla sanità di Regione Liguria Sonia VialeI due progetti sono rivolti agli anziani e alle situazioni a rischio, ma a breve saranno finanziati anche i progetti che riguardano i giovani e le donne. Sono molto
soddisfatta perché il territorio dell’estremo ponente non è isolato, ma è un punto di riferimento per il sostegno alla qualità della vita alle persone più fragili che vivono nel nostro entroterra. È un primo finanziamento di 500mila euro che vede protagonisti anche i comuni, perché lavorare in rete tra Regione, Università e Comuni è punto di forza. Il lavoro di squadra di questi mesi sta
producendo risultati e grandi sono le aspettative». 

«La tecnologia odierna permette anche alla persona anziana di usufruirne senza ostacoli o barriere.- comunica Fabio Solari dell’Università degli Studi di Genova – È un modo per essere integrata all’interno di funzionalità mediche e dispositivi che altrimenti non sarebbero raggiungibili. Oggi la tecnologia che, in passato era vissuta come un ostacolo, da la possibilità di aiutare persone nella vita quotidiana con un monitoraggio degli aspetti cognitivi, fondamentali per un miglioramento della qualità di vita. Per far questo vengono utilizzati smartphone o consolle da gioco modificate che permettono di implementare funzionalità basate sul gioco». 

«Sono progetti finalizzati all’utilizzo di tecnologie e modelli organizzativi per prevenire la solitudine e l’isolamento negli anziani ed evitare che il nostro entroterra si spopoli. Crediamo che la prevenzione sia un cardine dell’attività sociosanitaria. – afferma il direttore generale Marco Damonte PrioliL’Asl1, in qualità di azienda sanitaria di confine, vuole continuare ad
avere parte attiva ed integrante, con la collaborazione dell’assessorato, in questi progetti perchéportano risorse e danno la possibilità di sperimentare modelli innovativi nel nostro territorio.Crediamo fermamente, essendo anche la prima azienda ad aver avviato la sperimentazione delfascicolo elettronico, che l’introduzione di questi strumenti possano risolvere i problemi derivatidalla solitudine dei nostri anziani, evitando al contempo, lo spopolamento dei paesidell’entroterra».