#Sanremo2018, querelle Meta-Moro: “Non siamo due furbacchioni, l’accusa di plagio ha fatto male”

8 febbraio 2018 | 16:12
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I due artisti fanno chiarezza sulla vicenda che li ha visti coinvolti per il brano “Non mi avete fatto niente”

Sanremo. “Non siamo due furbacchioni, non avrebbe avuto senso fare quello di cui siamo stati accusati”. Così Ermal Meta esordisce dalla Sala Stampa dell’Ariston dove questo pomeriggio insieme a Fabrizio Moro ha incontrato i media per fare chiarezza sulla querelle che li ha visti coinvolti al 68° Festival di Sanremo rischiando anche la squalifica.

Al centro della vicenda, la canzone con cui partecipano alla kermesse, Non mi avete fatto niente: un brano impegnato, un brano contro il terrorismo, contro la paura che ha contaminato il periodo storico che stiamo vivendo e di cui ne sono stati messi in discussione i requisiti di “canzone nuova imposti” dal regolamento del Festival in vigore dal 2013.

Sotto accusa una porzione di testo che volontariamente riprende il ritornello di un’altra canzone scritta da due degli autori, Andrea Febo e lo stesso Moro, Silenzio.

Dopo un’intera giornata di dubbi, critiche e ricerche, questa mattina, dopo attente valutazioni tecniche, la commissione Rai ha annunciato la conformità del brano con il regolamento di Sanremo, il quale prevede che una citazione o un’autocitazione, come in questo caso, può occupare fino a un terzo della canzone proposta.

“Siamo due cantautori da molto tempo – ha spiegato amareggiato Meta –, sappiamo cosa significa scrivere canzoni, cosa significa non sprecare la bellezza. Le canzoni non ci mancano, entrambi ne abbiamo per realizzare tre dischi. Siamo stati rispettosi del regolamento e lo abbiamo visto tutti quanti stamattina con l’annuncio della perizia dei legali Rai. Ignoriamo molte cose, ma sappiamo quello che facciamo e giorno per giorno facciamo tutto per mantenere intatta la nostra carriera artistica”.

Alla delusione di Meta, ha fatto eco quella di Moro: “Di tutto quello che si è detto, la cosa che mi ha fatto star più male questa notte è stata la parola plagio. Noi siamo due cantautori e Silenzio è una canzone che ho scritto io insieme allo stesso Febo. Una canzone su cui ho lavorato un anno intero e a cui ho cercato di dare forma. Tutto è scaturito dal ritornello, Non mi avete fatto niente, che è nato leggendo la lettera di un familiare di una vittima dell’attentato terroristico  al Bataclan. Le parole di quell’uomo mi hanno dato lo spunto per comporre un nuovo brano. Ho allora ripreso quella cosa su cui ho lavorato io stesso, quel pezzo è farina del mio sacco”.

(foto e video Jacopo Gugliotta)