Tumore al seno, grazie alla Breast Unit di Sanremo e al Dr. Battaglia la percentuale di guarigione sale al 92%

7 settembre 2016 | 09:14
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Tumore al seno, grazie alla Breast Unit di Sanremo e al Dr. Battaglia la percentuale di guarigione sale al 92%

Il carcinoma della mammella è la neoplasia più diffusa nelle donne con oltre 44.000 casi in Italia nel solo 2015, di cui 1200 in Liguria e tra i 180 e 200 in provincia di Imperia

Sanremo. Negli ultimi 30 anni la medicina oncologica ha fatto notevoli progressi, specie per quanto riguarda il carcinoma della mammella comunemente noto come tumore al seno. Diversamente che in passato infatti, oggi in Italia 9 pazienti su 10 sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi, con una percentuale di guarigione molto alta, attorno al 92%, quando la malattia è presa in carico dalle Breast Unit: centri di senologia fortemente specializzati, di cui uno dei più all’avanguardia a livello nazionale ed europeo è stato recentemente avviato dall’ASL 1 Imperiese presso l’ospedale Borea di Sanremo.

Il centro di Sanremo” – spiega il Dr. Claudio Battaglia, direttore della struttura di Senologica Clinica dell’Asl 1 Imperiese e presidente della LILT Imperia-Sanremo – “è una delle 5 Breast Unit senologiche volute in regione dall’assessore alla sanità Sonia Viale, e il suo dipartimento di Senologia Clinica è tra i sei certificati principali dei 55 segnalati da Beast Centres Network. Rispondendo a tutti i requisiti di appropriatezza, qualità e riscontro puntuale al bisogno sanitario previsti della normativa europea, il centro ha assunto un ruolo rilevante nella diagnosi precoce e nella cura del carcinoma alla mammella in Italia e all’estero. A conferma di ciò, basti pensare che in un anno la sola Senologia Clinica ha ricevuto oltre 1400 visite, trattato chirurgicamente oltre 150 donne (180 nel 2015) affette da tumore, effettuato migliaia di indagini Screening e oltre 400 agobiospie mammarie”.

Numeri importanti specie a fronte del fatto che l’incidenza di tale neoplasia nel mondo occidentale è in costante aumento, a causa di determinati fattori tra cui, escludendo quelli genetici, l’introduzione della Terapia Ormonale Sostitutiva e la tendenza a scelte alimentari sbagliate. Tanto che, attualmente, una donna su otto nel corso della vita ha la possibilità di incontrare il tumore al seno, purtroppo il più diffuso nella popolazione femminile con oltre 44.000 casi in Italia nel solo 2015, di cui 1200 in Liguria e tra i 180 e 200 in provincia di Imperia.

La nascita della Breast Unit a Sanremo” – prosegue il chirurgo senologo – “rappresenta un fondamentale obiettivo raggiungo con e per le donne. Una garanzia di assistenza e guarigione basata su un approccio integrato multidisciplinare alla malattia, dalla prevenzione alla prognosi, dalla cura al ristabilimento. Qui le donne hanno la possibilità di avviarsi alla diagnosi precoce con indagini strumentali di ultima generazione; possono avvalersi del sostegno e dell’affidabilità di un personale medico ed infermieristico sensibile e competente. Inoltre, grazie all’ampia equipe di esperti, oncologi, chirurgi plastici, infermieri e psicologici, le pazienti sono seguite passo dopo passo, sono accompagnate in ogni momento di questo percorso difficile e doloroso. Anzi, al fine di comprendere anche l’esigenza personale più recondita, è stato scelto di inserire nel progetto associazioni femminili dedicate”.

Il percorso per la cura del tumore alla mammella coinvolge appunto, oltre alla struttura guidata dal Dr. Battaglia, il centro di Senologia Clinica diretto dal Dr.ssa Stefania Russo, il reparto di Oncologia diretto dal Dr. Lazzaro Repetto, il servizio di Anatomia Patologica diretto dal Dr. Corrado Ruggeri, la Radioterapia diretta dal Dr. Marco Orsatti e la Psicologia diretta dal Dr. Roberto Ravera con la Psicologa Angela Privitera. Ma non solo, un contributo indispensabile e assai qualificante è dato dalla collaborazione con le Associazioni Femminili rappresentate da Deliana Misale, Consigliera nazionale di Europa Donna Italia e coordinatrice di Liguria Donna, che partecipa attivamente all’iter con l’associazione LILT provinciale e il servizio “La Rinascita – LILT” dedicato alla donna.

L’apporto delle associazioni” – specifica il Dr. Battaglia – “ha un ruolo fondamentale nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione a cui noi invitiamo tutte le donne. Perché se è vero come è vero che la malattia colpisce nella maggior parte dei casi, l’80%, le donne con un’età compresa fra i 50 e i 60 anni, è altrettanto vero che la stessa sta oggigiorno interessando donne di età minore, tra i 30 e i 40 anni, o addirittura più giovane. Quindi prestate attenzione al vostro seno, imparate a conoscerlo e fate prevenzione, fate la mammografia almeno una volta ogni anno fino ai 50, successivamente ogni due, uno se si incorre nel rischio. E soprattutto rivolgetevi sempre in centri capaci dal punto di vista tecnologico di riconoscere la malattia anche nel suo staio iniziale”.