Niente giochi per bambini disabili nel parco di Ventimiglia. I genitori: “Fa male vederli esclusi”
Un dolore grandissimo, per la giovane coppia, assistere impotente alla sofferenza di due bambini di cinque anni costretti a stare in disparte
Ventimiglia. Due gemellini di quasi cinque anni vanno ai giardinetti con i genitori e i fratelli più grandi. Una scena normalissima se non fosse che i due bimbi più piccoli non potranno far altro che stare a guardare gli altri giocare. Non ci sono, infatti, giochi pensati per loro.
E’ la storia di Antonio e Alessio, figli di Samantha Muscas e Francesco Abate.
“Quando portiamo i nostri quattro figli al parco”, racconta papà Francesco, residente nella città di confine, “I nostri gemellini non possono far altro che guardare i fratelli e gli altri bambini divertirsi mentre loro sono costretti a stare nei loro passeggini anche se vorrebbero giocare. E invece sono emarginati perché disabili e per loro di giochi non ce ne sono”.
Un dolore grandissimo, per la giovane coppia, assistere impotente alla sofferenza di due bambini di cinque anni costretti a stare in disparte.
“Non chiediamo molto”, dicono Samantha e Francesco, “Vogliamo poter vedere i nostri figli felici come gli altri. Speriamo, con questo nostro appello, che tutti comprendano le difficoltà di chi è diversamente abile e che qualcosa venga fatto, anche nei giardini pubblici della nostra città”.