Foibe, gli studenti liguri e il consiglio regionale nei luoghi della tragedia e del dolore

8 aprile 2016 | 13:18
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Foibe, gli studenti liguri e il consiglio regionale nei luoghi della tragedia e del dolore

Tra i vari istituti liguri partecipa l’istituto “Colombo” di Arma di Taggia

Liguria. Domenica mattina inizia il viaggio organizzato dal Consiglio regionale nei territori costituenti la Venezia Giulia, che oggi rientrano in massima parte nelle Repubbliche di Croazia e Slovenia. In questi territori verso la fine della Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi si consumò la tragedia degli Italiani, popolazione autoctona di quelle zone, all’epoca parte integrante dello Stato italiano, che divennero le vittime di una feroce “pulizia etnica”: spesso dopo atroci torture, furono gettati vivi nelle foibe, profondi crepacci, dove trovarono la morte oppure furono costretti alla fuga, dando vita ad un doloroso esodo di massa che ha svuotato le città e gran parte della regione.

Protagonisti del viaggio sono gli studenti delle scuole medie superiori liguri che con i loro elaborati hanno vinto il concorso “Il sacrificio degli Italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire il diritto dei popoli”, indetto dal Consiglio regionale e giunto alla sua quindicesima edizione. A rappresentare l’Assemblea legislativa e a guidare la delegazione ligure, sarà il consigliere Alice Salvatore, pronipote dell’esponente autonomista fiumano Nevio Skull, barbaramente assassinato nel primo giorno dell’avanzata in città delle truppe slave. Salvatore, quindi, ben conosce il dramma vissuto dagli italiani di questi territori, anche attraverso i fatti dolorosi che hanno toccato direttamente la sua famiglia (anche Fiume, attualmente compresa in territorio croato con il nome di Rijeka, ha vissuto un massiccio esodo).

Faranno parte della delegazione anche i rappresentanti dell’ANVGD ligure: tra gli altri, in particolare, Fulvio Mohoratz, delegato per la Liguria della Presidenza Nazionale.
I 30 ragazzi che partecipano alla visita, accompagnati da insegnanti, appartengono ai seguenti istituti: “Colombo” di Arma di Taggia, “Migliorini” di Finale Ligure, “Leonardo Da Vinci” di Genova, “Liceti” di Rapallo e “Delpino” di Chiavari. I vincitori del concorso erano stati premiati ufficialmente il 9 febbraio scorso, durante la commemorazione ufficiale del “Giorno del Ricordo” da parte del Consiglio regionale. La cerimonia e il Concorso sono previsti dalla legge regionale numero 29 del 24 dicembre 2004 ”Attività della Regione Liguria per l’affermazione dei valori della memoria del martirio e dell’esodo dei Giuliani e Dalmati”.

Il programma del viaggio, che intende approfondire le origini di quanto avvenuto sul confine orientale dello Stato italiano, prevede, domenica pomeriggio la visita al Sacrario militare di Redipuglia, il più grande in territorio italiano, e a quello vicino di Oslavia, in provincia di Gorizia.

Lunedì la delegazione sarà a Trieste, nell’ex Risiera di San Saba, dove ebrei ed oppositori del regime nazifascista furono uccisi oppure deportati nei lager nazisti.
Subito dopo è prevista la visita alla foiba di Monrupino, nel Carso, e, nel pomeriggio, quella alla foiba di Basovizza, alle spalle di Trieste.

Martedì sono fissati, in mattinata, la visita al liceo italiano di Fiume e l’incontro con il Console Generale d’Italia e, nel pomeriggio, l’incontro con la comunità degli italiani e le onoranze alla Cripta del Cimitero di Cosala, da diversi anni tornata parte integrante del territorio della Repubblica Italiana, e dove riposano i Caduti della “Grande Guerra”.

Nei giorni successivi il viaggio continuerà nei territori istriani prevedendo, tra l’altro, incontri con Comunità italiane e visite ai licei italiani e al Centro di Ricerche Storiche di Rovigno. Prevista la visita di Pola, che ha pagato un tributo altissimo all’esodo e teatro della strage di Vergarolla.

L’ultimo giorno del percorso nei luoghi della memoria della Venezia Giulia comprende, nella mattinata, la visita a Pisino e, in particolare al Castello di Montecuccoli, dove furono barbaramente uccisi molti italiani, scaraventati fuori dalle finestre del maniero od oltre il parapetto delle mura e fatti precipitare nel sottostante orrido del fiume Foiba. Il rientro a Genova è previsto per il 16 aprile.