Intitolazione del Centro Sociale di Diano Arentino: parla Rifondazione Comunista
“A nostro avviso non è stata data la dovuta priorità, da parte dell’Amministrazione, a valori imprescindibili e fondanti della nostra Repubblica”
Diano Arentino.Scrivono dal Partito della Rifondazione Comunista – Circolo Dianese: “La qualità di una Amministrazione Comunale si misura anche dal coinvolgimento dei propri concittadini nelle decisioni che rivestano interesse pubblico.
Alla seduta straordinaria di Consiglio Comunale tenutasi giovedì 21 gennaio a , per deliberare sull’unico punto all’ordine del giorno relativo all’intitolazione del Centro Sociale, la maggioranza ha deciso all’unanimità che tale struttura sarà dedicata alla figura di Aldo Trucco.
Nonostante i consiglieri di minoranza, di concerto con l’ANPI Golfo Dianese ed altre associazioni, avessero proposto vari altri nomi, tra cui Francesco Camiglia, trucidato il 29 gennaio 1945 a Diano Arentino, Gerardo Cavallero, fucilato nei pressi della chiesa di San Sebastiano, Maria Musso Gorlero, arrestata senza nessuna colpa il 2 settembre 1944 e deportata nei campi di Bergen Belsen, Ravensbruk, Salzigitter, non vi è stato alcuno spazio per un confronto costruttivo.
A nostro avviso non è stata data la dovuta priorità, da parte dell’Amministrazione, a valori imprescindibili e fondanti della nostra Repubblica.
Avremmo ritenuto più giusto e più democratico un momento di pubblico incontro con la popolazione per una consultazione, anche informale, nel corso della quale l’Amministrazione avrebbe avuto modo di meglio motivare la propria scelta”.