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Operazione “The Mall”, business e politica con il papà di Renzi “supervisor”, le posizioni di Biancheri e Ostanel

19 settembre 2015 | 15:32
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Operazione “The Mall”, business e politica con il papà di Renzi “supervisor”, le posizioni di Biancheri e Ostanel

La pratica é passata in consiglio comunale che é un organismo sovrano. Ma Confcommercio e Confesercenti sono contrari

Sanremo.“Una presenza che ha lasciato il segno, dire che ha condizionato il pensiero del sindaco, tuttavia, sarebbe inopportuno. Non c’ero e non posso dirlo”. Gianni Ostanel, presidente della Confcommercio di Sanremo ha un diavolo per capello a sentire parlare di “The Mall” e come lui buona parte dei commercianti della città dei fiori.

Ma ora si discute anche di altro: di quella insolita presenza nella stanza dei bottoni, ovvero Palazzo Bellevue, nel settembre dell’anno scorso. Un uomo che ha lasciato il segno: in Comune c’era Tiziano Renzi, papà del PremierMatteo.

Faceva parte della delegazione di imprenditori, proprietari di terreni e commercialisti. Sul tavolo, la proposta di realizzare un outlet della moda di lusso in Valle Armea. Lo riporta il Fatto Quotidiano oggi, ma la storia circolava già da un pezzo in città. E c’è chi urla già: “E’ stato un complotto”. Ma Biancheri, invita alla calma e getta acqua sul fuoco: “Renzi? Gli ho scritto a Renzi, ma non mi ha mai risposto”.

Qualcuno lo ricorda in un angolo della stanza in disparte mentre altri parlano ed espongono il progetto. “Mi hanno detto che era consulente per gli aspetti riguardanti il marketing”, spiega il ligure Biancheri al Fatto Quotidiano.

Così, in questa storia di affari e politica, c’è quella presenza “insolita”: Renzi senior, che interpellato da Il Fatto Quotidiano chiude la conversazione senza nemmeno voler ascoltare le domande. Ma ci sono pure una serie di società panamensi, cipriote e lussemburghesi dietro le quinte di parte del progetto. I protagonisti sono la holding francese Kering fondata dal magnate innamorato dell’Italia François Pinault e un gruppo di imprenditori riconducibili al mondo degli affari fiorentino.

Tiziano Renzi, che mette la sua faccia sulle trattative per il via libera alla realizzazione dei nuovi outlet è solo la punta di un iceberg intorno al quale ruota un’intricata ragnatela di affari e di nomi più o meno noti del giglio magico. Dall’ex numero uno delle partecipate pubbliche fiorentine Andrea Bacci all’ex presidente di Banca Etruria, Lorenzo Rosi.

In principio, va detto, fu Firenze. Che con Sanremo e Fasano (con i suoi tanti resort a 5 stelle) condivide i turisti che non badano a spese quando quando si tratta di capi d’alta moda. L’ideale per il colosso mondiale del lusso che negli ultimi 15 anni ha rilevato importanti marchi di ciò che restava del made in Italy, a partire dalla maison fiorentina Gucci. E qui vuole continuare a crescere, visto che The Mall, il suo centro commerciale di Leccio Reggello in provincia di Firenze, si è rivelato un investimento di grandissimo successo: soltanto nel 2014 ha generato ricavi per oltre 17 milioni di euro, con un incremento del 61,5% sul 2013.

Il ruolo di Renzi senior quindi non è del tutto chiaro. Non compare ufficialmente, ma c’è ed era presente anche a Palazzo Bellevue. Non si sa se anche a Leccio Reggello dove i Renzi sono padroni di casa: Tiziano è stato capogruppo e segretario del Pd a Rignano sull’Arno, a un tiro di schioppo, mentre sua madre risiede a Reggello e Matteo, prima di diventare sindaco di Firenze, dal 2004 al 2009 è stato presidente della Provincia.

E l’amministrazione Biancheri riferisce di aver inteso, ma solo successivamente, che il padre del premier ha un ruolo in particolare sull’organizzazione delle trasferte dei crocieristi verso l’outlet.

Ci sono poi quelli che non vedono di buon occhio questa operazione e che alzano le barricate. Gianni Ostanel, presidente della Confcommercio, sciorina percentuali: “Non lo diciamo noi, lo dice un validissimo studio dell’Università La Sapienza di Roma che avevamo presentato mesi addietro all’Ariston: con l’apertura di The Mall in Valle Armea ci sarà un decremento del 70-80 per cento del fatturato per le attività commerciali che oggi vivono in centro. Più che l’operazione The Mall forse sarebbe stato il caso di valorizzare ciò che esiste oggi sul territorio”. E poi c’è quelle figura di Renzi senior. “Sicuramente il sindaco Biancheri non si sarà fatto condizionare da Tiziano Renzi – dice – ma una cosa è comunque certa: la sua presenza in quella occasione ha lasciato una traccia. Io non c’ero. E non so come sia andata. Altro non posso aggiungere”.

Ed eccola la precisazione di Biancheri: “Abbiamo avuto diversi incontri con il gruppo di The Mall e il papà di Renzi c’è stato presentato come il consulente della logistica del The Mall di Firenze – ripete a Riviera 24.it il sindaco di Sanremo –  L’abbiamo capito dopo che era il papà del Premier, poi francamente il signor Renzi non é ne proprietario né socio. Inoltre non l’abbiamo mai più visto a Sanremo. Anzi – prosegue il sindaco – il presidente Renzi io nella mia vita non l’ho mai sentito, gli ho scritto due volte ma non mi ha mai risposto”.

Ancora il sindaco: “Di The Mall se ne parla ormai da settimane, la pratica é passata in consiglio comunale che é un organismo sovrano, non c’é più nulla da dire. Comunque – e conclude – il discorso va ampliato, cosa che noi come amministrazione abbiamo fatto ascoltando e incontrando tutte le associazioni di categoria della città,  dove solo Confcommercio e Confesercenti erano contrarie a questo progetto. Le altre tutte favorevoli”. E così Palazzo Bellevue tira dritto per la sua strada.