La truffa dello scacchista apicoltotore, ma arriva lo scacco matto dell’organizzazione

5 settembre 2015 | 19:31
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La truffa dello scacchista apicoltotore, ma arriva lo scacco matto dell’organizzazione

“Lo tenevamo d’occhio – spiegano gli organizzatori – gia’ da parecchi giorni e gli abbiamo teso una trappola: abbiamo piazzato un metal detector…”

Imperia. Un fenomeno, un campione, un Gary Kasparov dei giorni nostri. Un giocatore così non si era visto in anni di tornei di scacchi ma al torneo internazionale di scacchi di Imperia, terminato oggi, il biellese Arcangelo
R. di Cossato è stato scoperto, non era farina del suo sacco la sua abilità. Infatti servendosi di sofisticati congegni informatici si faceva suggerire le mosse giuste e una volta scoperto è stato espulso dalla competizione azzerando la sua performance.

“Lo tenevamo d’occhio – spiegano gli organizzatori – gia’ da parecchi giorni e gli abbiamo teso una trappola: abbiamo piazzato un metal detector. Sulle prime non aveva voluto passarci, ma noi abbiamo insistito e l’apparecchio ha suonato. Ha detto che aveva con se’ una monetina portafortuna ma, approfondendo, abbiamo scoperto che al collo aveva appeso un ciondolo un po’ insolito”. Non e’ ancora del tutto chiaro il meccanismo con il quale R. riusciva a connettersi a un computer fuori dalla sala di gioco ma, in ogni caso, il ‘ciondolo’, che aveva un piccolo foro come se si trattasse di una telecamerina, era un dispositivo non consentito.

Il caso di Arcangelo R. era cosi’ clamoroso da avere attirato l’attenzione della comunita’ scacchistica italiana: da giorni sui social network si rincorrevano i sospetti degli appassionati. L’apicoltore, di 37 anni, in base ai pronostici della vigilia non era uno dei favoriti, anzi era al fondo della classifica. Il biellese è stato denunciato per frode sportiva, scacco matto dell’organizzazione. In caso di vittoria il montepremi in palio era di 1000,00 euro.