Seborga in fermento per le elezioni del nuovo Principe
Il Comune in provincia di Imperia, di circa 300 abitanti, èsalito alla ribalta quando Giorgio Carbone nel 1963 si fece eleggere Principe e cercò di ottenerne l’indipendenza
Seborga è un piccolo borgo nell’entroterra ligure in provincia di Imperia, a 500 metri sul livello del mare. La festa del santo protettore Bernardo è il 20 agosto.Fino all’ anno 959 appartenne ai conti di Ventimiglia che poi lo cedettero ai monaci benedettini di Lerino, che nel 1660 vi istituirono una zecca . Nel 1729 si presume che i frati cedettero il borgo a Casa Savoia, ma non c’è nessun atto registrato.
E su questo presupposto, per quasi mezzo secolo si è battuto Giorgio Carbone che nel 1963, da presidente della Cooperativa agricola di Seborga, a soli 27 anni venne eletto Principe all’unanimità dai Cavalieri della Corona di Seborga. Giorgio I crea il suo governo, composto da 15 ministri, benché privi di potere, ricolloca le vecchie frontiere con tanto di garitte, sbarre e corpo di guardia.Emette passaporti e patenti di guida, si inventa una targa automobilistica, una moneta, il «luigino» cambiato a 6 dollari, stampa francobolli.
Materiale di nessun valore legale, ma con un discreto mercato collezionistico. Scrisse più volte al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ma agli atti, che si sappia, non risultano risposte. Nonostante il Principe abbia fatto un’infinità di ricorsi alle diverse Corti europee di giustizia non ottenne mai ragione. Ma con le sue iniziative, Giorgio I è riuscito ad attirare l’attenzione dei mass media di mezzo mondo. Con immaginabili ricadute positive sul turismo e l’economia locale. Il 25 novembre del 2009, Giorgio I morì dopo la lunga malattia che lo aveva colpito tre anni prima, aprendo la strada alla successione.
Attualmente a Seborga vige lo status di sede vacante ed è retta da Alberto Romano, già Ministro della Giustizia sotto il governo di Giorgio I.Anche se ci sono molti candidati alla successione solo quattro sembrano avere le carte in regola: Menegatto, Messali, Morgia e Imperiale. Ma quello che suscita più simpatia fra i Seborghini sembrerebbe essere Menegatto sia per la sua umiltà e cordialità verso tutti sia perché ha in Seborga la sua dimora più amata investendo e creando lavoro.
Marcello Menegatto è un giovane imprenditore figlio di industriali tessili brianzoli, amante degli animali e degli sport anche estremi ( ne sanno qualcosa le ansie della mamma Emanuela) divenne famoso quando poco più che ventenne vinse il titolo di campione del mondo Offshore e offrì ai suoi amici al Billionaire di Briatore una bottiglia di champagne rarissima . A Seborga le persone lo amano e lo vorrebbero erede di Giorgio I sia per il carattere e giovane età ma anche perché il suo aspetto sembra incarnare il coraggio e lo spirito degli antichi Cavalieri Templari che dimorarono proprio a Seborga.