Il regista Pepi Morgia si candida a “Principe” di Seborga/INTERVISTA
Pepi Morgia, partecipe della causa seborghina da ben 20 anni, dal 1990 è residente a Seborga e dal 1992 è Ambasciatore del Principato a Roma.
Il regista e direttore artistico Pepi Morgia si è candidato al ruolo di Principe di Seborga con una lettera inviata nei giorni scorsi al “Segretario di Stato”, avv. Alberto Romano. Pepi Morgia, partecipe della causa seborghina da ben 20 anni, dal 1990 è residente a Seborga e dal 1992 è Ambasciatore del Principato a Roma. Dopo la recente scomparsa di S.A.S. Giorgio I che aveva assunto, nel lontano 1963, il compito di rinverdire gli allori del millenario Principato Cistercense, ora Pepi Morgia mette a disposizione del popolo di Seborga l’impegno e la dedizione a portare a compimento la rinascita del Principato affinché questa “favola” rifiorisca nel mondo intero.
Pepi Morgia intende dare nuovo impulso al turismo, con particolare attenzione alla difesa del paesaggio, del clima, dell’ambiente e alla valorizzazione della famiglia e delle tradizioni “che – spiega – devono continuare ad essere motivo di orgoglio e di impegno”. E aggiunge: “Per guardare con fiducia al futuro occorre consapevolezza del passato e trarre forza dagli esempi personali e dai valori positivi che Giorgio I ci ha dato e che è in grado di darci ancora. A Seborga il futuro è affidato al nostro senso del dovere di persone partecipi di una Comunità che ha profonde radici nel passato e che non ha esaurito le sue risorse. Seborga deve rinascere e questo significa far parlare di noi, di Seborga, come un tempo e cioè con curiosità, simpatia, stupore e, perché no, affetto”. A breve dunque gli abitanti del Principato saranno chiamati alle urne per eleggere, con votazione palese, l’erede di Giorgio I.
In questo momento Seborga ha bisogno di un nuovo impulso – spiega il direttore artistico – stiamo aspettando una risposta dalla Corte di Bruxelles sull’indipendenza. C’è una causa in corso, seguita dall’avvocato Alberto Romano. Sarà difficile, ma è il nostro obiettivo”.
“Per quanto riguarda le polemiche di questo periodo rimbalzate sui giornali – continua Pepi Morgia – tenderei a minimizzare. Non esiste una “forza oscura”, che osteggia la Chiesa e i parroci, come denunciato, direi che si tratta della naturale chiusura dei liguri e in particolare degli a bitanti di Seborga, che sono diffidenti nei confronti di chi viene da fuori e sarà sempre e comunque uno “straniero”. Dopo – commenta scherzando – tutto siamo una comunità di 350 anime, una tribù in pratica”.
“Il progetto che ho in mente è sopratutto di rilancio turistico – conclude – per quanto concerne l’estate ho in mente di dare una forte caratterizzazione storica alla sagre e alle feste di paese. Vorrei rispolverare con forza il legame che usnisce Seborga ai Templari e dare vita ad una serie di manifestazioni a tema, puntando naturalmente su gastronomia tipica e musica, che sono la ricetta vincente che da anni segna il successo del paese, ma anche spingere l’acceleratore su cultura e riscoperta storica, per aprire ad un pubblico ancora più vasto. Per l’inverno è necessario rinsaldare i rapporti con i turisti stranieri, ricreare un intenso movimento di pullman, gite, escursioni, che coinvolgano inglesi, tedeschi e scandinavi, da sempre affascinati dall’atmosfera degli antichi borghi dell’entroterra ponentino. Le mie tante conoscenze nel mondo della musica e dello spettacolo saranno utili per portare in paese personaggi di richiamo a costi contenuti”.